Le tariffe nel Lodigiano restano tra le più basse d’Italia

Egregio Direttore, in seguito alla “lettera firmata” apparsa sul Suo quotidiano nella giornata del 24 marzo dal titolo “Ma stavolta di chi è la colpa degli aumenti?”, nel rispetto di tutte le opinioni, sento il dovere di chiarire alcuni aspetti che sono stati sollevati, limitando la mia risposta alla sfera dell’oggettività. Con una recente delibera, l’Ato di Lodi ha formalizzato l’adeguamento al 2011 della tariffa dell’acqua che era ferma al 2008, determinando un aumento della tariffa reale media in provincia di Lodi del 10% circa, come già previsto dal piano programmatico degli investimenti, il cosiddetto Piano d’Ambito. Oltre all’adeguamento della tariffa reale media, l’Ato, in applicazione delle norme vigenti, ha avviato quel processo di uniformazione delle tariffe e relativa articolazione su scala provinciale, prevedendo il superamento della frammentazione degli attuali 37 bacini comunali, con enormi differenze di tariffa tra di loro, con la riduzione a soli 4 bacini comunali. I costi aggiornati non sono certo da “deserto dei Gobi”, ma continuano a rimanere tra i più bassi d’Italia e d’Europa; 1000 litri d’acqua nel lodigiano hanno grossomodo lo stesso prezzo di un caffè al bar. Il firmatario ha ragione nel ricordare che l’acqua è una ricchezza del nostro territorio e che di questa risorsa ve n’è in abbondanza. Ma non basta: l’acqua deve essere captata, sollevata, trattata, stoccata, distribuita ed in infine restituita depurata all’ambiente. Per garantire la qualità e la quantità di acqua che ogni giorno sgorga dai rubinetti delle nostre case occorre un elevato livello di impegno, conoscenza e competenza; caratteristiche che sono patrimonio di Sal e soprattutto delle risorse umane in essa impegnate le quali, in questa delicata fase di avviamento e armonizzazione della gestione dei servizi idrici lodigiani, permettono all’azienda di non avere nulla da invidiare alle aziende private, soprattutto in termini di efficienza e di economicità. Per tutte le ragioni che ho sintetizzato in questo intervento ritengo che l’infelice definizione di “carrozzone” attribuita a Sal sia da restituire al mittente.

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