Le politiche economiche del Broletto svuotano le tasche dei contribuenti

Settimana scorsa abbiamo appreso da un’indagine del centro Ricerche economiche, educazione e formazione di Federconsumatori che Lodi è uno dei capoluoghi d’Italia in cui il passaggio dalla Tares 2013 alla Tari 2014 ha comportato maggiori esborsi per il portafoglio dei contribuenti. Il capoluogo lodigiano, secondo questa classica, sarebbe secondo in Italia per il rincaro, con un incremento del 24% per la città del Barbarossa tra la Tares 2013 e la Tari 2014. Ovviamente l’Amministrazione Comunale ha cercato di confutare questa classica, affermando per i criteri di valutazione della Federconsumatori sono quanto mai discutibili, e dichiarando che sono stati “confrontati dati parziali e poco significativi”. De facto, questa statistica non è altro che la conferma che il passaggio da Tares 2013 a Tari 2014 è stata una mazzata per i contribuenti lodigiani. Che il Comune di Lodi abbia spremuto abbondantemente i lodigiani è un fatto dimostrato dai numeri.Si pensi solo che il gettito dell’addizionale Irpef, dal 2012 al 2013, ha registrato un forte aumento, passando da 3.150.000 di euro del 2012 a 4.555.000 del 2013.Nello stesso periodo di tempo, la gestione delle partecipate comunali ha lasciato molto a desiderare, con utili pressoché dimezzanti (passati da 1.550.000 di euro del 2012 a soli 652.415 euro del 2013).Questi sono gli effetti delle politiche economiche decise a palazzo Broletto. L’approccio è sempre lo stesso: svuotare le tasche del contribuente. L’Amministrazione Comunale ha cercato pure di applicare tasse al di sopra dei limiti di leggi. Non per niente a fine Settembre scorso, il Consiglio Comunale ha dovuto porre rimedio ad un grave errore dell’Amministrazione di centrosinistra, che aveva applicato a Maggio la maggiorazione del cinque per mille sulle prima case e dell’otto per mille sulle abitazioni di lusso e sugli immobili di proprietà di assicurazioni e banche. In realtà, dopo aver letto una circolare ministeriale, l’Amministrazione Uggetti si è resa conto che la maggiorazione dell’otto per mille era come totale (prima casa ed altri immobili) e non come massimo applicabile ad ogni singola categoria, ragion per cui l’Amministrazione è stata costretta a ridurre le aliquote folli che aveva applicato nel Maggio scorso, facendole rientrare nei limiti di legge. Poveri lodigiani, facciano attenzione al loro portafoglio: di questo passo sarà interamente svuotato dalla Giunta Uggetti!

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