Le cifre record dei tumori, meraviglia il silenzio dei sindaci

Ancora una volta, un primato che riguarda Lodi e provincia, i dati del registro tumori realizzato dall’A.S.L. di Pavia in collaborazione con quella di Lodi e all’Istituto dei Tumori di Milano, non lasciano dubbi, la provincia di Lodi è quella con il più alto numero di nuovi casi, tremendamente superiori alla media nazionale. Le autorità sanitarie - forse per lavarsene le mani - paiono non avere dubbi, tutta colpa del cattivo comportamento del lodigiani. Gli insigni esperti avranno anche ragione, ma dubito che nelle finitime province di Cremona, Pavia, Milano, simili per abitudini e territorio, i comportamenti degli abitanti siano tanto diversi da quelli lodigiani. Dubito, invece, che “qualcosa” nell’aria, nell’acqua, o nel terreno - saranno gli esperti ad accertarlo - favorisca tali malattie, basti ricordare che quasi ogni comune lodigiano annovera sul suo territorio una o più aziende chimiche, che l’agricoltura usa largamente altri prodotti chimici, i quali, se da una parte decimano i quasi indistruttibili insetti, qualche effetto (il caso Seveso e, anche se non così grave, Settala, insegnano) potrebbero averlo anche sugli umani. Oltre alle industrie chimiche, vi sono troppe discariche, troppe logistiche, troppe centrali. Da Mulazzano, quasi ogni mattina, in direzione all’incirca dei comuni di Montanaso-Sordio-Tavazzano, si può notare un nuvolone nero che a volte offusca anche il sole del mattino e passando da quelle parti, specie d’estate e di notte, non è difficile avvertire un puzzo tutt’altro che gradevole e le cose non miglioreranno certo con le nuove strade previste.

Encomiabile «il Cittadino», che con editoriali ed articoli vari, ha sempre agitato il problema, anche più encomiabile Don Emilio, parroco di Mulazzano e Cassino d’Alberi, il quale, sommessamente ma coraggiosamente, ha evidenziato che nelle sue Parrocchie i casi sono molti: troppi per essere coincidenze! Meraviglia, piuttosto, il silenzio dei Sindaci!

Possibile che nessuno di loro, sempre presenti e vigili se si tratta di varare Piani di (s)Governo del territorio, di autorizzare cave e discariche, notti bianche, verdi o rosse, di inaugurare ridondanti impianti sportivi, di sprecare denaro in bellissimi ma futili spettacoli pirotecnici, venga in mente di darsi da fare per cercare di scoprire perché una simile strage colpisca il “loro e nostro” territorio?

Si può perfino tentare di capire, non di giustificare, i sindaci dei comuni che percepiscono indennizzi (ma chi indennizza quelli che ammalano e muoiono?) ma non gli altri, che ritengo vergognosamente indifferenti!

Alle prossime elezioni, ricordiamoci di ciò e domandiamo loro: che avete fatto per la salute pubblica?

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