La scorsa settimana, mentre percorrevi in bicicletta le strade della “Tua” campagna Lodigiana, Colui che, come hai più volte scritto nelle Tue poesie, “el cumanda dai téci e‘n sù” ti ha chiamato a Sè inviando un angelo “che ti ha preso per mano e ti ha insegnato a volare lungo le strade stellate, sino in Paradiso”. Noi, increduli e sgomenti, Ti abbiamo accompagnato alla Tua ultima dimora terrena, incapaci di rassegnarci a non vederti più tra noi.Ora, lassù, dove hai iniziato a vivere la “Vera Vita”, hai ritrovato i tuoi Cari ed i tuoi Amici che ti avevano preceduto. Tra i tanti, l’amico Giovanni De Vecchi.Siamo sicuri che “Voi due”, state già architettando la ricostruzione del Teatro “Gioele Losio” che, l’insensibilità e la superficialità umana, ti hanno sottratto, senza comprendere l’entità del danno arrecato alla Terra Lodigiana, alla sua Storia, alle sue Tradizioni ed ai suoi Costumi; in una sola parola: alla sua Cultura che, quel piccolo ma Grande Teatro, rappresentava.Quando ognuno di noi, per volontà Superiore, lascerà questa “valle di lacrime” ti raggiungerà e ritroverà, ne siamo certi, “quel palcoscenico a Te tanto caro”. Insieme saremo, ancora e sempre : “I Soliti”.
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