L’assessore come il prefetto usa l’espediente dell’ottimismo

Gentile Direttore de Il Cittadino, le manifesto tutta la mia sorpresa nel vedermi citato nell’articolo “Sul parco pubblico scoppia la polemica”, di venerdì scorso 3 gennaio. Non tanto per l’argomento, che è stato realmente sollevato da me, ma perché mi si menzionava come attivista Cinque Stelle, come se il mio interessamento ai parchi di Casale avesse una qualche connotazione politica. Questo è abbastanza sconveniente. È vero che sono attivista del M5S, ma questo non c’entra nulla con le foto pubblicate su Facebook, gruppo “Parchi Casale”. Perché non citarmi come “attivista di Parchi Casale”, allora? O come attivista di Facebook? Comunque, poiché “Parchi Casale” è un gruppo aperto, l’assessore è il benvenuto, se vuole partecipare. Invece pare preferisca mentire a mezzo stampa, anche se nessuno gli aveva chiesto nulla, forse per il senso di colpa che le foto gli hanno causato.In effetti, il mio non è un punto di vista pessimista o disfattista, ma un resoconto fedele sull’andamento del nuovo Parco, che è costato la bellezza di 400.000 euro circa, a distanza di tre mesi dall’apertura. Le polemiche non servono: meglio verificare di persona se lo “stato dei luoghi” (come dicono i tecnici), sia buono o meno. L’assessore in proposito ha le idee chiare: “Nessun problema di manutenzione, il parco è usato ed è in buone condizioni”. Quest’ottimismo dev’essere una specie di espediente della comunicazione ufficiale; ai primi di ottobre, anche il Prefetto Gioffrè, a proposito di accattonaggio a Lodi, disse: “Si tratta di figure marginali, non una presenza molesta per la città” (Il Cittadino 4 ott); salvo, dopo due mesi, rilevare:” l’ennesima rissa tra mendicanti, di fronte all’ospedale di Lodi” (Il Cittadino 5 dic). Qui non ci sono risse, anche se squadre di ragazzi allontanano con prepotenza i più giovani d’età, ma la pulizia non esiste di sicuro. I cestini non vengono svuotati per diversi giorni, altro che “programma normale di svuotamento due volte al giorno”. La recinzione è stata divelta in alcuni punti e bisognerebbe intervenire ora per evitare danni maggiori. Per la pulizia dei campi da gioco, una scopata ogni tanto potrebbe davvero bastare, come dice l’assessore; peccato che, in tre mesi, non s’è visto nessun addetto e i rifiuti abbondano, sparsi per tutto il parco. Infine, il prato, nonostante la sua manutenzione sia prevista nel contratto d’appalto (quindi già pagata) quest’anno, a causa dei lavori, non è stata fatta, ma non è stata fatta nemmeno a lavori terminati così la vista di un parco incolto ci accompagnerà per tutto l’inverno. Il buon amministratore agisce come un padre di famiglia: costruisce un bel parco per i propri figli, cerca di mantenerlo nel migliore dei modi affinché possa servire anche ai figli dei figli e se poi, qualche figlio provoca danni al parco, lo redarguisce, lo punisce se può, ma non lascerà mai andare in rovina un bene privandolo a tutti. Signor assessore, davvero non comprendo come possa sostenere che “il parco è in buone condizioni”; solo in un caso lei poteva, passando dal parco, non accorgersi che ciò che dico è vero: forse è capitato lì proprio il giorno seguente al passaggio di un’anima buona, armata di scopa, pinza e sacchetto, ma non si può lasciare al caso una struttura di 400.000 euro.Grazie signor Direttore,

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