Rubriche/Lettere
Venerdì 25 Aprile 2014
Lampade volanti, i veri problemidei nostri campi sono ben altri
Caro Direttore, fa bene ogni tanto sorridere, soprattutto quando i problemi reali e concreti nei quali ci dibattiamo ogni giorno lasciano poco spazio alla serenità ed al sorriso.Anche il Suo quotidiano ci riserva di tanto in tanto qualche curiosità in grado di rasserenarci per qualche istante, grazie a chi – consapevolmente o inconsapevolmente – Le concede preziose ‘dritte’ capaci di strapparci un sorriso divertito.È il caso dei gravi disagi che starebbero creando agli agricoltori di mezza Lombardia le ‘lampade volanti’, quelle simpatiche micro-mongolfiere che restano in volo per qualche decina di minuti in virtù di una fonte di calore sottostante il palloncino.Spenta la fonte, si afflosciano irrimediabilmente, adagiandosi poi ovunque.Nella Bassa Lombardia finiscono, per lo più, nei campi senza gravi danni per chicchessia.Eppure una organizzazione agricola di rilievo nazionale ha trovato da ridire anche su questi simpatici marchingeni che hanno un fascino tutto particolare, invitando i più a restare per qualche minuto col naso all’in su.Ipotizzare gravi ripercussioni all’attività agricola a causa di un uso eccessivo di queste ‘lampade volanti’ ci appare una facezia degna del sorriso più ardito.Purtroppo sono ben altri i problemi che mettono a rischio di chiusura decine di imprese agricole della nostra Regione.Da agricoltore con qualche responsabilità associativa ne potrei indicare a decine.C’è la Comunità Europea che ‘taglia’ consistenti risorse economiche per le attività agricole del nostro Paese mettendo in seria difficoltà decine di imprese del ‘settore primario’.Oggi ci si mette anche il cosiddetto ‘mercato’, rendendo eccessivamente ‘volatili’ i prezzi dei nostri prodotti e quelli delle materie prime necessarie per l’attività produttiva: servirebbe stabilità ed invece dobbiamo fare i conti con cambiamenti troppo repentini che rendono difficile la programmazione dell’attività.Che dire, poi, della burocrazia che rende impervio anche il percorso più semplice e lineare ?Come non bastasse, ci si mettono i soliti maleducati che abbandonano nei campi, spesso a ridosso di rogge e canali, rifiuti di ogni genere, alcuni dei quali oggettivamente pericolosi.C’è, infine, chi trasforma angoli di pregio ambientale, ai quali contribuiscono da anni anche gli agricoltori, in piste di motocross.Sono questioni che, in alcuni casi, ci tolgono il sonno, come a quasi tutti gli imprenditori che devono fare i conti con le difficoltà del momento.Eppure, sembra proprio che poche decine di ‘lampade volanti’ possano minare il futuro delle nostre imprese.Davvero, non possiamo che ringraziare l’organizzazione agricola che ha diffuso facezie di questo genere: un sorriso, di questi tempi, fa bene al cuore! Grazie per l’attenzione
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