L’abolizione della Provincia di Lodi è una truffa

Abbiamo appena assistito all’ennesimo rinnovo del Consiglio provinciale, quello della Provincia di Lodi. Quello della Provincia che il PD aveva abolito? Esatto, proprio quello! Non ve ne siete accorti? È perché in realtà il Governo del PD ha abolito le elezioni, non le Province. A votare si sono recati soltanto i consiglieri comunali della Provincia: sono le prove tecniche della negazione della sovranità popolare e del suffragio universale che si avranno se sciaguratamente dovesse essere approvata la riforma costituzionale Renzi-Boschi. Così come le Province sono rimaste dove erano anche se non sono elette direttamente e quello che sta venendo tagliato sono i servizi di competenza della Provincia oltre al voto degli elettori, lo stesso avverrà per il nuovo Senato, che sarà composto da politici eletti da altri politici che avranno dei poteri enormi come ad esempio il potere di intervenire sulla Costituzione e in questo modo potranno anche essere un freno per chi dovesse vincere le elezioni vere. Perché il nuovo Senato sarà un nuovo Senato a misura di PD, pensato perché attualmente il PD è in maggioranza in quasi tutti i consigli regionali italiani. Ma con la riforma almeno le Province saranno finalmente abolite definitivamente? No, questa è un’altra bugia della propaganda renziana. Chi può credere alla nuova abolizione delle Province? E quella della legge Delrio cos’era? La nuova abolizione è soltanto una nuova truffa. Le Province cambieranno nome diventando “enti di area vasta”: è scritto nella riforma stessa, basta leggere l’articolo 40 e combinarlo con l’attuale legge Delrio. Così come Equitalia, che sarà falsamente “abolita” solo per diventare “Agenzia delle Entrate – Riscossione”. Una truffa come le tante a cui siamo ormai abituati ma che è inammissibile continuare a tollerare. Ma nel nuovo Consiglio provinciale di Lodi un’anomalia in effetti c’è ed è che mancherà proprio Lodi: il Consiglio si è formato senza nemmeno la partecipazione dei Consiglieri comunali del capoluogo, in quanto il Comune è stato commissariato dopo l’arresto del suo Sindaco del PD. Quindi questo Consiglio provinciale di Lodi non avrà rappresentanti di Lodi, nemmeno quelli eletti dai politici di Lodi. Ma non c’è da temere, perché anche per queste “anomalie” il nostro Presidente del Consiglio ha trovato la soluzione: con la sua riforma il PD potrà spedire i suoi sindaci nel nuovo Senato, dove otterranno l’immunità parlamentare e quindi potranno truccare gli appalti senza più essere arrestati senza l’autorizzazione del Senato stesso (che attualmente sarà certamente a maggioranza PD). Non si può dire che non abbia pensato a tutto. Se volete che tutto questo schifo diventi realtà non avete che da votare Sì il 4 dicembre. Ma se invece volete fermare tutto questo e ripristinare il principio per il quale le istituzioni appartengono ai cittadini e non ai politici, il 4 dicembre a tutto questo dite NO. 

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