La vergognosa situazione della casa aler rimasta sfitta

Da un po’ di tempo leggiamo sui giornali dell’ennesima spada di Damocle che grava fra capo e collo sui cittadini italiani e più specificatamente lombardi. Anche oggi i giornali riportano dell’immane buco amministrativo (400 milioni di Euro) di Aler Lombardia e del probabile crac nei prossimi dieci giorni. Ancora una volta gli italiani saranno chiamati a farsi carico dell’inefficienza di questi istituti o delle organizzazioni che li gestiscono. Con questa mia, che non ha la pretesa di spiegare le cause e trovare la soluzione a questa piaga; intendo evidenziare un sicuro mal funzionamento che certamente contribuisce, non so in quale misura, a creare buchi di bilancio. A maggio 2013 una mia parente ha lasciato la casa assegnatale dall’Aler: ad oggi l’appartamento, perfettamente abitabile da subito, è ancora disabitato e pertanto non remunerativo per l’Aler stessa. Non sono in grado di dire se l’Aler non l’ha messa a disposizione del Comune di Lodi per l’assegnazione o se il comune di Lodi non l’ha ancora assegnata. Quello che è certo è, che tale appartamento da 8 mesi non produce alcun reddito e, cosa ancor più grave, forse qualcuno è in attesa che gli venga assegnata una casa popolare. Quanti sono in Italia gli appartamenti in questa situazione? Quanto cubano i mancati introiti? Ritengo comunque tutto questo estremamente vergognoso, a meno che non esista una spiegazione plausibile che francamente io non vedo. Cordiali saluti

© RIPRODUZIONE RISERVATA