Rubriche/Lettere
Lunedì 07 Gennaio 2013
La “trappola” del cordolo in corso Roma è sempre al suo posto
Egregio direttore, l’8 novembre scorso, con la vostra proverbiale gentilezza, mi avete pubblicato una lettera nella quale segnalavo di essere inciampata nel cordolo giallo che attraversa alcune vie del centro storico di Lodi (allora da circa tre mesi). Ho 52 anni, non ho problemi di deambulazione, non ho il parkinson, non sono abituata a camminare guardando in cielo, eppure ero ugualmente rovinosamente caduta per terra.Scrivevo che il cordolo è molto pericoloso per chi cammina e per chi va in bicicletta, e il negoziante che era uscito per aiutarmi a sollevarmi da terra mi aveva detto che il giorno prima era caduta un’altra persona.Nella lettera che mi avete pubblicato sottolineavo il fatto che non mi interessava sapere perché l’hanno posato e cosa diavolo scorra dentro nel tubo, mi chiedevo solo cosa aspettassero a rimuoverlo: ci vorranno tre anni – scrivevo - come è capitato con le impalcature dell’arco di Porta Cremona?Ebbene, le impalcature di Porta Cremona le hanno tolte, ma a distanza di due mesi dalla mia lettera il cordolo giallo che esce dalle vetrine dell’ex Upim di via Garibaldi e si dirige verso il corso Roma è ancora lì, a far cadere la gente. Per quanto tempo il cordolo dovrà rimanere ad attraversare il centro storico?
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