La spietata concorrenza tra i concerti benefici di Natale

Nel periodo prenatalizio, tra le molte iniziative, si segnala un diluvio di concerti di tutti i tipi e tutti i livelli, tra quelli allo scopo di raccogliere fondi a quelli «per fare gli auguri» ad amici e clienti.Mi riferisco, in particolare, a quelli di musica cosiddetta classica. Il Cittadino di giovedì 15 dicembre mi dà lo spunto per qualche riflessione riguardante: - l’eccesso di queste proposte che a volte finiscono per sovrapporsi nella stessa serata, alla stessa ora; - la conseguente difficoltà di conseguire lo scopo spesso encomiabile per cui vengono organizzate; - la presenza di illustri sconosciuti quali esecutori il che non contribuisce certo ad attirare un pubblico esterno; con la conseguenza che i partecipanti a questi concerti finiscono per essere quasi sempre i soci stessi delle associazioni organizzatrici, oltre a qualche amico “precettato”. Inoltre vorrei aggiungere, per esperienza e nell’interesse degli organizzatori, come nella nostra città (ma non solo) sia elevato il numero di appassionati che si rivelano tali solo quando il concerto è gratuito; numero che crolla quando si prevede un sia pur modesto esborso. Immaginiamoci quando questa opportunità si presenta due o tre volte per settimana! Se poi viene pubblicizzata con frasi tipo: «Ingresso con contributo libero a partire da 10 euro........». Non potrebbe essere più producente, quantomeno, proporre i concerti benefici in altri periodi dell’anno quando non c’è la spietata concorrenza di questo periodo prenatalizio?

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