Vorrei rispondere alla lettera inviata dal Sig Giandiego Marigo. Non sono purtroppo in grado di dibattere con lei né dal punto di vista filologico, né dal punto di vista politico, sono pervasa dalla cultura giudaico cristiana,e come tale mi rifiuto dal profondo della mia anima, del mio cuore e delle mie viscere di assimilare una cultura araba.
La storia del mio paese è la mia storia, la mia cultura sono le mie radici, il mio dialetto sono la storia mia e dei miei avi. Per nessuna ragione voglio rinunciare a quella che sono, nella mia terra è mio diritto esserlo. Non conosco e non voglio conoscere la sua storia, la mia è una storia di lavoro, di famiglia e forse se lei non se lo ricorda, ma penso se lo ricordi molto bene di movimenti di liberazione della donna, non di reggiseni sventolati, ma di lavoro giorno dopo giorno per conquistare e dimostrare diritti che non ci erano riconosciuti in molti ambiti.
Adesso la sinistra, la sua sinistra questo non se lo ricorda più, quindi per puri interessi non riesce nemmeno a vedere ed ammettere la condizione delle donne nel mondo arabo, mi permetta di dirle anche da persona che sempre è stata di sinistra, che da sempre non è stata razzista, ma non a parole come voi parolai sinistrorsi, ma nella vita quella vera, mi permetta di dirle che state prendendo una grossa cantonata.
Spero solo di poter votare al più presto, e come me lo sperano in molti, non vi rendete conto della gravità di quello che state facendo al nostro territorio, alla nostra cultura, e la cosa più grave che state spingendo la gente a volere un governo di destra, ma non di destra, ma di estrema destra, voi non vi rendete conto che state giocando con il fuoco. Cordialmente.
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