Egregio direttore, ho seguito attraverso le pagine e le lettere del «Cittadino» le notizie collegate alla necessità di installare una “rotonda” sulla Via Emilia in territorio comunale di San Martino in Strada, all’altezza dell’ipermercato Bennet e del complesso ricreativo della Pergola.
Voglio limitarmi a sottolineare due aspetti.
Primo aspetto. Ricordo benissimo (essendo una clente-frequentatrice del centro commerciale Bennet) che all’epoca della costruzione del passaggio sotterraneo tra Bennet e Pergola, “la rotonda” l’aveva già costruita, essendo stati costretti alla deviazione del traffico prima da un lato e poi dall’altro per poter scavare liberamente sottoterra. Non capisco per quale motivo non abbiamo costruito il tutto a quell’epoca.
Secondo aspetto. I Comuni quando concedono le licenze edilizie introitano i cosiddetti oneri di urbanizzazione, i cui soldi devono essere destinati in particolare alla realizzazione delle strade di pertinenza territoriale. Più i complessi da costruire sono grandi, più oneri vengono incassati. Cissà quanti soldi ha introitato il Comune di San Martino in Strada quando autorizzò la costruzione del Bennet e della Pergola. E allora, se “rotonda” deve essere costruita tra il Bennet e la Pergola, ci pensi il Comune di San Martino in Strada. Se la “rotonda” dovesse essere realizzata dalla Provincia di Lodi sarebbe qualcosa di vergognoso, perché significherebbe che verrebbe pagata da tutti gli utenti del Lodigiano.
Concludo sottolineando che il presente non costituisce un attacco all’attuale sindaco di San Martino in Strada (sono stati i suoi predecessore a insacocciare gli oneri di urbanizzazione e a dirottarli altrove) e aggiungendo che questo andazzo è già avvenuto altrove nel Lodigiano. Mi riferisco a tutti i soldi incassati dai Comuni di Conregliano Laudense e Pieve Fissiraga, i quali, poi, le strade le hanno fare alla Provincia di Lodi.
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