Rubriche/Lettere
Domenica 24 Marzo 2013
La precedente amministrazione comunale non ha mai avuto così tante denunce di risarcimento per le buche nell’asfalto
Da settimane noi codognesi assistiamo al continuo degrado delle strade della nostra città, scoprendo ogni giorno una nuova buca pronta ad insidiare caviglie e sospensioni meccaniche. Fra tutte poi, quella della foto in centro simboleggia in pieno i risultati dell’amministrazione Ceretti: un cavalletto “rosso” che a stento regge l’obbligo di una freccia che tende ad una “sinistra” in decadenza e destinata a naufragare nella pozzanghera dell’incuria e della totale assenza di programmazione economica delle opere pubbliche. Davanti a questa emergenza infatti, il sindaco Vincenzo e il suo assessore Abramo nulla fanno se non piangere in Prefettura ed in Regione lamentandosi contro il Patto di Stabilità e contro i tagli statali, addossando poi le colpe alla passata (ormai di due anni!) amministrazione di centrodestra; che, guarda caso, non ha mai subito così tante denunce e richieste di risarcimento per le buche nell’asfalto. Purtroppo assistiamo alla tipica evoluzione di chi amministra alla giornata, di chi ha preferito i campi verdi allo sviluppo edilizio e infrastrutturale della città, di chi ha aumentato Imu e Irpef senza investire in sviluppo e posti di lavoro e di chi ha tentato caparbiamente per più volte di svendere i propri immobili ricavando neanche l’ombra di un euro. Anche se sono pochi i soldi a disposizione, basterebbe amministrarli con lungimiranza e buon senso e, soprattutto, operando scelte precise e coraggiose, stabilendo le priorità consapevoli di dover rinunciare ad altre esigenze. Ignorare oggi le manutenzioni stradali comporterà solo un aumento esponenziale delle spese nell’immediato futuro: non spendere 100 euro oggi equivale a dover spendere 1000 euro fra sei mesi. Buon senso significa non buttar via le briciole: perché infatti spendere denaro pubblico per lottizzare un cascinale abbandonato senza aver certezze dal mercato (3.600 euro solo per pulire il fondo, oltre alla parcella del tecnico!)? Perché finanziare eventi culturali, pur importanti e ammirevoli come la Traviata in scena all’Itas lo scorso novembre, (ci è costata 1.150 euro!) piuttosto che ricercare finanziamenti privati, come nel caso delle tele del Soave?E se dalle briciole vogliamo passare alle michette, c’è poco da vantarsi di aver aumentato le spese sociali a favore “dei più bisognosi”: oggi per esempio chiunque può ottenere immediatamente la residenza in Comune e richiedere dopo pochi minuti i sussidi sociali senza alcun criterio meritocratico, con i risultati sotto gli occhi di tutti: chi paga le tasse inciampa nelle buche, chi ha un minimo reddito si paga la riparazione delle sospensioni dell’auto, chi abita altrove ma pone la residenza in Codogno può ottenere diritti, indennità e sussidi e tanto altro ancora. E per fortuna ad ottobre 2011 l’amministrazione prometteva: “Niente grandi opere, solo manutenzioni e asfalti”!
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