La netta sensazione di vivere in una borgata ai margini

L’estate svanisce e passa, e arriva ottobre, mese di giorni che si accorciano, si fiuta l’umidità, un senso di tristezza e di cambiamento per l’arrivo dell’inverno. Questa desolazione la possiamo percepire soprattutto nei quartieri periferici, dove si ha raramente il piacere di vedere manifestazioni e fiere che li popolino. Luoghi che sono pacifici per il perfetto svolgimento della vita quotidiana in tutta tranquillità, ma che molto spesso sarebbero da valorizzare in maniera migliore in quanto presentano delle caratteristiche uniche poco sfruttate. Potrebbe essere la descrizione di uno dei quartieri di periferia della città di Lodi, senza la presenza di grosse problematiche ma con grandi potenzialità, nello specifico farò riferimento quindi a San Bernardo.

La zona è prettamente residenziale e offre tutti i servizi necessari, ma si ha la netta sensazione di trovarsi in una borgata dimenticata dalle amministrazioni che si sono succedute. È collegata al centro cittadino dagli assi viale Piacenza-corso Mazzini e viale Italia-viale Rimembranze, ma sembra quasi essere una frazione molto staccata dal frenetico nucleo storico. Un quartiere modello che paradossalmente potrebbe formare un paese a parte. Gli aspetti negativi sono principalmente legati alla viabilità, alla carenza di segnaletica orizzontale, in quanto sembra ci sia la considerazione delle sole arterie principali di traffico, con piste ciclabili pericolose, poco illuminate e terminanti nel nulla, oltre ad un preziosissimo verde pubblico che necessiterebbe maggiore manutenzione.

Codeste sono le considerazioni dei residenti pervenute al primo dei gazebo dedicati a San Bernardo, svoltosi nella 23esima tappa dell’iniziativa #proposteperLodi di sabato 8 Ottobre promossa da Lorenzo Maggi con un gruppo di lavoro di comuni cittadini, ormai da sei mesi ininterrotti.

I problemi maggiori della zona oltre alla già citata viabilità sono sicuramente la sicurezza e la condizione disastrosa dei marciapiedi e delle strade e infatti i cittadini richiedono maggiore cura degli spazi pubblici e più controlli delle forze dell’ordine. Nello specifico è da segnalare il pericoloso attraversamento pedonale poco visibile su un’arteria ad alto scorrimento come il viale Piacenza, all’altezza dell’ultima fermata dell’autobus cittadino, prima di dirigersi a Olmo, che è carente di illuminazione e avrebbe bisogno di un’isola di sosta per renderlo sicuro. Problema di lampioni insufficienti anche per il parco di via Pergolesi, utilizzato h24 come passaggio ciclopedonale e soprattutto da persone che passeggiano con i cani e che per questo meriterebbe di un’area sgambatura cani adeguata. Inoltre anche il vicolo pedonale di unione tra Viale Piacenza e Via Cadore è completamente carente di illuminazione, il che lo rende insicuro di sera, e presenta una pavimentazione piuttosto dissestata.

Richiesta interessante è quella di un possibile allungamento del percorso ciclopedonale di viale Piacenza verso il parcheggio antistante la caserma dei vigili del fuoco e il nuovo nucleo residenziale di via Beccaria, che sarebbe ottimale per raggiungere in sicurezza la zona ed eviterebbe l’attuale pericoloso transito pedonale lungo la via alberata. Di rimando si potrebbe pensare anche all’apertura alle auto della via Beccaria verso la rotonda che porta allo svincolo della tangenziale, riqualificando così l’estremo confine della città che sta crescendo.

Infine non sono mancate le lamentele per il funzionamento del servizio raccolta dei rifiuti porta a porta che all’unanimità si pensa possa essere migliorato.

In questo quartiere non mancano situazioni a cui mettere mano che nel corso degli anni sono andate peggiorando. Concludendo invito a segnalare qualsiasi proposta, lamentela, mancanza o osservazione alla mail [email protected].

Ci tengo infine a sottolineare quanto sia davvero apprezzabile la numerosa partecipazione cittadina ai nostri gazebo e voglio quindi ringraziare tutti coloro che hanno dedicato qualche minuto del loro prezioso tempo impegnandosi a rispondere alle domande del nostro consueto questionario.

© RIPRODUZIONE RISERVATA