La minaccia dell’inceneritore è stata fugata dai cittadini

La minaccia dell’inceneritore di rifiuti farmaceutici tossico nocivi della società israeliana Elcon a Casalpusterlengo è stata fugata grazie alla testardaggine, alla caparbietà, alla determinazione di un gruppo di cittadini che non hanno ceduto alle strategie di abbassamento della tensione, di screditamento e di, in alcuni casi, passiva rassegnazione delle istituzioni politiche locali. Il cuore della nostra città può continuare a battere, grazie alle iniziative ad ampia partecipazione cui sono stati invitati i cittadini del lodigiano, che non il loro impegno e la loro presenza hanno reso pubblico ed evidente il dissenso della popolazione all’insediamento di tale impianto sul nostro territorio.Per ribadire la contrarietà all’impianto si sono mobilitati i cittadini, tutti, non solo quelli riconducibili al comitato: se la battaglia è stata vinta è stato anche grazie ai passaparola tra vicini di casa, alle discussioni con i conoscenti al mercato o mentre ci si incontrava con le buste della spesa da portare a casa. Elcon avrebbe minato anche questi piccoli gesti quotidiani, ledendo una routine che ci avrebbe privato delle cose più importanti per ogni essere vivente: un’aria pura da respirare, un’acqua pura da bere. Noi di Casalerespira, in particolare, non ci siamo mai dati per vinti, nonostante le continue voci di rassegnato assenso o illusoria speranza che tutto fosse in qualche modo già scritto.Ognuno di noi ha contribuito a questo traguardo secondo le proprie possibilità, in modo volontario, senza chiedere nulla in cambio se non la propria salute difesa e salvaguardata, per sé e per i propri cari e per tutte le persone che, purtroppo, hanno dimostrato anche disinteresse e di non avere a cuore questa battaglia. Sono stati per noi 7 mesi di lavoro intenso, accompagnanti da frustrazioni e gioie, speranze e disillusioni, in cui si sono incontrate persone differenti, provenienti da ambiti culturali diversi, che hanno messo a disposizione il proprio tempo, le proprie competenze, la propria volontà per il bene comune: chi le proprie conoscenze in ambito tecnico, ingegneristico, chimico, chi il proprio linguaggio, chi semplicemente, ma non meno importante, si è rimboccato le maniche e ha raccolto firme o distribuito volantini. Tutti i cittadini ci hanno messo la faccia. Ognuno è stato quella piccola goccia che ha contribuito a creare la nostra grande onda, il nostro grande “No all’inceneritore” che ora ha trovato la propria strada… lontano, lontano da qui!

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