La maleducazione dei ciclisti, i padroni della strada, senza un apri e chiudi pista, spesse volte costituiscono un vero ostacolo alla circolazione. Non si tratta di un caso isolato: per chi deve percorrere le strade secondarie del territorio non è raro imbattersi in queste comitive che occupano l’intera sede stradale e fanno fatica a spostarsi anche quando tu hai incominciato a suonare il clacson.Peggio ancora avviene di domenica, quando l’età media di costoro si innalza sempre di più, e talvolta vicino al vecchietto che pedala con il fiatone trovi anche le signore in sella, attempate e con i capelli con la tinta. E in parecchi casi queste sono delle maleducate nate.Ci sono poi i ciclisti solitari che vogliono tenere il ciglio della strada, e si muovono zigzagando come forsennati, ignorando che talvolta di lato hanno una pista ciclabile totalmente vuota, che potrebbero tranquillamente occupare, senza rompere le glorie a noi, poveri automobilisti.Ma questi signori non ce l’hanno la patente? Non girano mai in automobile? E quando trovano una comitiva di ciclisti “sordi” che occupano volutamente tutta la sede stradale, come si comportano?

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