La lettera ha impiegato 13 giorni per coprire 30 chilometri

Gentile direttore, Le vorrei segnalare l’ennesimo disguido postale che ha causato un danno, forse irreparabile, senz’altro molto grave, in quando ha determinato la mia esclusione dal concorso pubblico indetto dall’Università degli Studi di Milano. Il concorso suddetto viene pubblicato sulla G.U. n. 78 del 05.10.2012 con scadenza prevista per il giorno 05.11.2012 e riguarda n. 1 posto presso il dipartimento di Scienze della Terra in area tecnico-scientifica per Laureati in Scienze Geologiche di primo livello classe 16, con le oramai consolidate procedure per presentare domanda di ammissione e cioè: possibile consegna a mano presso l’Ufficio preposto nella sede Universitaria o attraverso posta elettronica certificata (PEC) ed infine anche per mezzo della più comune e semplice raccomandata con avviso di ricevimento.

Fin qui tutto normale, senonché e vedremo quanto lecitamente, vi appare la condizione su quest’ultima modalità di inoltro, tramite servizio postale, che a tale fine non fa fede il timbro e data dell’ufficio postale accentante, cioè se la consegna della raccomandata r/r viene ricevuta oltre il termine previsto la pena è l’esclusione dal concorso medesimo.

Tutto questo capita esattamente nel mio caso, ma scriverò anche al direttore delle Poste di Lodi visto che, non ci si crede ma è impossibile comunicare via mail con lo stesso non essendo disponibile alcun indirizzo per il pubblico, lamentando senz’altro il disservizio, in quanto la mia raccomandata viene accettata esattamente il giorno 27.10.2012 dal centro postale di Tavazzano con Villavesco e consegnato alla sede di Milano Centro Recapito il giorno 08.11.2012 e di conseguenza scatta nei miei confronti la tagliola dell’esclusione, da notare che occorrono ben 13 giorni per coprire i 30 km da Tavazzano con Villavesco a Milano via Festa del Perdono, ma tutto questo Le pare accettabile?

Mi rendo perfettamente conto della retorica contenuta nella mia domanda, ma i danni che ne conseguono alla mia persona verranno mai ripagati da un qualsiasi responsabile di questo disservizio, perché di questo si tratta tenuto conto anche del sovrapprezzo della raccomandata r/r.

Le assicuro che sono in possesso della documentazione attestante quanto da me affermato e cioè: tracciato della raccomandata e telegramma attestante l’esclusione dal concorso, ma anche del testo della Circolare n. 12 del 03.09.2012 del Ministero per la Pubblica Amministrazione e Innovazione che cita in modo inequivocabile i vincoli previsti dall’art. 4 del DPR 487/1994 che al comma 2 prevede (testuale): “la data di spedizione delle domande è stabilita e comprovata dal timbro a data dell’ufficio postale accettante” che potrebbe servire alla riammissione al concorso attraverso un ricorso al T.A.R. ma si tratta di una procedura costosa e necessita senz’altro l’assunzione di un legale, ma perché devo io assumermi l’onere delle spese dopo avere rispettato nei termini previsti la produzione della documentazione e mi sono servito correttamente della procedura prevista per la consegna dei titoli necessari all’ammissione alla procedura concorsuale?

Si può facilmente comprendere che mi è stata tolta la possibilità, perlomeno momentaneamente, di poter concorrere ad un posto di lavoro a tempo indeterminato e visti i tempi non mi sembra poca cosa, ma Le assicuro che tutto quanto è capitato non sarà archiviato in silenzio, perché credo che anche nel nostro Paese, i diritti di un cittadino possano trovare un risposta nelle istituzioni e non mancherò di farli valere.

La ringrazio anticipatamente per lo spazio che vorrà concedere a questa mia vicissitudine e le invio i miei più distinti saluti.

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