La beffa del bonus, quanto costa gestire questo delirio?

Egregio Direttore,le mando queste righe come unico mio sfogo nei confronti dell’ennesima farsa messa in scena ai danni di noi pendolari.

A fine dicembre ero rimasto particolarmente perplesso quando i mezzi d’informazione riportavano le dichiarazioni di alcuni politici, amministratori pubblici e rappresentanti di Trenitalia che sventolavano a destra e sinistra l’elargizione di un bonus straordinario a fronte di tutti i disservizi subiti dai pendolari nel mese di dicembre, come se questo bonus straordinario potesse in parte compensare quanto successo e/o gli aumenti che da li a poco ci avrebbero colpito, di consistenza ben diversa da quanto ci sarebbe stato a breve riconosciuto.

La prima sorpresa l’ho avuta recandomi in biglietteria per acquistare il mensile di gennaio, il bonus pari al 10% del valore dell’abbonamento non veniva riconosciuto automaticamente presentando l’abbonamento del mese precedente, ma doveva esser richiesto tramite un apposito modulo oltretutto non disponibile presso la biglietteria di Lodi.

Stavo per rinunciare a presentare la richiesta probabilmente facendo il «gioco» di Trenitalia ma un collega più motivato di me si è reso disponibile, dopo aver scaricato il modulo da internet, a consegnare oltre alla sua richiesta anche la mia. Si poteva richiedere un buono sconto o un assegno; ho preferito richiedere il buono sconto in quanto depositare l’assegno in banca avrebbe comportato la richiesta di un permesso lavorativo e la perdita di tempo che al pari del denaro al giorno d’oggi è sempre più prezioso.

Malgrado i problemi che affliggono Trenitalia e le Poste di Lodi in particolare nella zona in cui risiedo a fine febbraio è arrivato il tanto atteso buono pari a euro 4,58.

Pensavo di utilizzare il buono presso la biglietteria di Rogoredo per rinnovare l’abbonamento mensile di marzo ma ciò non è stato possibile in quanto mi è stato detto che contrariamente a quando scritto sul buono stesso, solo le biglietterie regionali di Cadorna e Garibaldi sono autorizzate ad accettarlo.

A questo punto è evidente che rinuncerò all’utilizzo del buono per non perdere altro tempo e denaro nell’intento di farmi scontare euro 4,58 oltretutto mi chiedo; quanto è costato a Trenitalia gestire questo delirio? Ricevere le richieste, registrarle, spedire i bonus o emettere gli assegni con il rischio che qualcuno riesca effettivamente ad incassarli?

Cordiali saluti

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