Isola Carolina, i bei tempi sono soltanto un ricordo

C’era una volta…. Sì, è un po’ malinconico, ma la frase è giusta per iniziare questa storia…C’era una volta un parco, un polmone verde nel centro città, la “nostra” isola Carolina, un luogo di riposo e di storia legato alla figura di Enrico Mattei, che l’aspetto della “isola felice”, ormai, sta perdendo con il passare degli anni.Ricordo, da piccolo, quando andavo a vedere le caprette! Anni dopo, ci si sedeva all’ombra dei suoi maestosi alberi per prendere un po’ di fresco durante la pausa pranzo, o per studiare, in totale relax; i nonni accompagnavano i nipoti al parco guardandoli giocare, gli anziani passeggiavano sui vialetti chiacchierando di calcio e politica e le famiglie, la domenica, facevano una breve tappa prima di raggiungere il centro città.Oggi si ha come la sensazione che quei tempi siano spariti. Tutte quelle caratteristiche che hanno da sempre fatto innamorare i Lodigiani dell’isola Carolina stanno sempre più scemando e, si sa, quanto più si ama qualcosa, tanto più si arriva ad odiarla quando l’amore finisce… Noi “appassionati (e innamorati) lodigiani” di #ProposteperLodi, continuiamo e continueremo a presentarci nelle Piazze e nei quartieri di Lodi con i nostri gazebo, per poter ascoltare, discutere insieme ai cittadini lodigiani e raccogliere attraverso brevi questionari, le problematiche della nostra bellissima città, con la guida dell’ex consigliere comunale Lorenzo Maggi. Domenica 25 Settembre il nostro ormai famoso gazebo bianco, ha fatto tappa proprio qui, all’isola Carolina.Moltissime sono state le persone incontrate durante tutto l’arco della giornata, ma solo una piccolissima percentuale era costituita da frequentatori: quasi tutti attraversano il parco solo come collegamento tra il parcheggio e il centro; molti lo frequentavano un tempo, ora non ci portano più nemmeno i figli o nipoti.Tanti ci hanno fatto notare che i vialetti all’interno del parco non sono curati, si rischia di inciampare, l’asfalto è rovinato, il verde è poco curato e durante le giornate ventose i rami degli alberi diventano pericolanti; godersi una pausa pranzo senza essere disturbati, poi, è un’impresa: le panchine sono sporche o rotte, troppo spesso si notano teppisti e persone poco raccomandabili, non si può lasciare che i bambini giochino tranquilli perché si deve stare attenti che non si facciano male con qualche gioco del parco stesso, spesso rotto. Un altro rischio, soprattutto per i più piccoli, è il contatto con la sporcizia, i cestini sono sempre pieni, le persone incivili lasciano rifiuti di ogni genere a terra e, purtroppo, c’è anche qui il seccante problema degli escrementi dei cani di padroni maleducati che non raccolgono. Il bar all’interno del parco non c’è più, per poter acquistare delle bibite si deve uscire e cercare il bar più vicino.Fortunatamente, divertimenti nel parco ancora ci sono, grazie al complesso di impianti con i tappeti elastici, i gonfiabili e il trenino gestiti da Lodilandia.La speranza, che i cittadini lodigiani ci hanno confessato, è che un nuovo progetto di riqualificazione venga finalmente concretizzato, magari senza eclatanti stravolgimenti e spese esagerate, ma che mantenga la promessa di riportare il parco al suo passato splendore, nuovi percorsi pedonali e ciclabili, nuove attrezzature gioco e di relax, anche aree cani, purché valga il rispetto per tutti. Anche l’idea più semplice, ma condivisa da tanti, può far crescere e rendere migliore una comunità: per questo invitiamo tutti a fare la propria parte scrivendo a [email protected] , vi garantisco che nessuna voce verrà ignorata.Vogliamo che l’isola Carolina ritorni ad essere quell’angolo di paradiso che era, dove il tempo sembrava fermarsi e l’alternarsi dei colori delle stagioni bastava, per riempire il nostro sguardo.

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