Insufficienti le garanzie occupazionali per il personale

Le lavoratrici e i lavoratori della Camera di Commercio di Lodi, riuniti in Assemblea giovedì 15 settembre 2016, esprimono quanto segue: il decreto attuativo della legge 124/2015 per il riordino del sistema camerale approvato dal Consiglio dei Ministri del 25 agosto scorso, sebbene registri alcune variazioni migliorative rispetto ai testi circolati nei mesi scorsi, non è comunque in grado di fornire garanzie sufficienti sia per la tenuta occupazionale, sia per la tenuta dei servizi alle imprese.

Assolutamente insufficienti sono le garanzie occupazionali per il Personale, in spregio a quanto previsto nella legge delega. I costi del Personale delle CCIAA oggi non sono a carico dei bilancio dello Stato, perciò risulta incomprensibile leggere nel decreto di eventuali esuberi.

Il cui ricollocamento in cuti finanziati dallo Stato oltretutto comporterebbe un aggravio di spesa per i cittadini.

Anche le fonti dl finanziamento, rimaste ferme ai tagli stabiliti dal D.L. 90/2014, che nel 2017 porteranno il diritto annuale a carico delle imprese al 50% di quello incassato nel 2014, sono inadeguate e non consentiranno alle Camere di Commercio di poter effettivamente finanziare le funzioni che dovranno svolgere.

È difficile comprendere i presupposti tecnici, economici, giuridici sulla base dei quali il Governo ha deciso di smontare una delle parti di pubblica amministrazione più innovativa ed efficiente, come ampiamente dimostrato da numerosi studi ed evidenze e come riconosciuto anche a livello internazionale.

Non vi è alcun nesso di causa ed effetto tra questa riforma del sistema camerale ed il beneficio che ne trarrebbe l’economia.

Le Camere di Commercio non gravano sulla spesa pubblica nazionale; al contrario versano allo Stato i risparmi conseguiti con l’applicazione della spending review, oltre alle risorse derivanti dalle sanzioni amministrative che le Camere recuperano e versano allo Stato.

Riteniamo incomprensibile sia questo abuso di delega, nel voler tagliare tanta forza lavoro qualificata, quando la Legge prevedeva invece una salvaguardia occupazionale, sia questo immotivato accanimento contro il sistema camerale nel volerlo privare delle sue funzioni di sostegno alle imprese e ai territori, proprio in una fase economica così delicata come quella che stiamo vivendo.

Per tutto questo chiediamo a tutte le Organizzazioni Sindacali, già impegnate in tal senso, ed ai politici locali, soprattutto ai parlamentari, al presidente della Camera di Commercio di Lodi, ai Presidenti delle associazioni locali rappresentative dell’industria, del commercio, dell’artigianato e dell’agricoltura di intervenire, per quanto di loro competenza e per quelle che sono le loro possibilità, per chiedere al Governo ed al Parlamento di cambiare il testo di legge in quelle parti che andrebbero a forte detrimento delle condizioni dei lavoratori e dei servizi alle imprese.

Chiediamo alle Organizzazioni Sindacali di mettere in campo tutte le iniziative necessarie, compreso lo sciopero generale nazionale dei lavoratori delle Cciaa.

© RIPRODUZIONE RISERVATA