In via Togliatti c’è forse qualche azionista dell’Astem?

Via Togliatti, all’ingresso della città per chi proviene dalla bassa lodigiana, è diventata un luogo strategico assai comodo per lo scarico dei rifiuti, indifferenziati e non. A tutte le ore del giorno (e qualche volta anche della notte), con rapide evoluzioni per evitare di essere riconosciuti come estranei al quartiere, automobilisti con sacchetti e contenitori vari provvedono a svuotare le loro case e a riempire i nostri pochi cassonetti e l’area limitrofa. Ora, premesso che la via Togliatti nell’ultimo anno si è arricchita di alcuni condomini con conseguente considerevole aumento delle utenze, qualcuno dell’Astem potrebbe spiegare perchè tutto ciò anziché portare al posizionamento di una nuova isola ecologica ha portato alla eliminazione di quanto preesistente? Già, perché per un anno intero abbiamo assistito alla migrazione notturna di un paio di bidoni (marrone e verde) da un lato all’altro della via, fino alla loro definitiva sparizione in quanto evidentemente creavano disturbo alle case viciniore. Capisco che il detto «non nel mio giardino» possa valere a maggior ragione per la spazzatura, ma mi domando se chi, dopo avere spostato a più riprese i bidoni della raccolta fino ad ottenerne addirittura la definitiva rimozione, sia forse azionista di maggioranza dell’Astem? E ancora, se i bidoni della raccolta vengono usati in maniera indiscriminata da un numero di utenti di gran lunga superiore al previsto e in assoluto d isprezzo delle regole (separazione per tipologia), poi non lamentiamoci se a terra ed in prossimità troviamo sparsi ogni genere di rifiuti. Conosco e stimo l’assessore all’ecologia quale persona preparata e sensibile all’argomento al quale mi permetto di rivolgere quindi un suggerimento per un più rapido raggiungimento del target: che ne dici di posare la carota e passare al bastone?

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