In molti trovano aiuto e tutela grazie al lavoro dell’Anmic

Caro Pallavera, ho deciso di mandarti questa breve nota, che gentilmente ti prego di pubblicare, a seguito di un grave evento familiare che mi ha costretto a rivolgermi ad un’Associazione in Lodi, l’Associazione Invalidi Civili ANMIC, che mi ha letteralmente accompagnato per mano nei tortuosi meandri della burocrazia. Ho trovato conforto, umanità, disponibilità e competenza da parte dell’amico Presidente Enrico Agosti e dei suoi preparatissimi Collaboratori Volontari. Come potrai ben capire, già provato dalla pesante situazione a cui dovevo inaspettatamente far fronte, mi son trovato di fronte ad un «muro» di pratiche burocratiche per il riconoscimento dei propri diritti dell’invalidità civile: invii telematici, visite mediche, documenti cartacei, certificati medici etc, hanno creato in me un grande stato di stress e ti assicuro che se non avessi avuto il costante sopraccitato grande aiuto umano e professionale degli amici dell’ANMIC, non sarei riuscito a tutelare adeguatamente una persona a me molto cara.

Ora la storia si è conclusa, in tempi rapidi, con un’efficienza sconosciuta ai più e con l’acquisizione di tutti i diritti inerenti alla pratica di invalidità civile. Questa mia è una testimonianza, non isolata, a favore dell’ANMIC e del suo Presidente e i suoi Volontari, perché so per certo che molte persone trovano aiuto e professionalità e tutela, anche in settori delicati quali invalidi religiosi e nelle forze dell’ordine.

Per privacy non posso esplicitare quanti amici mi hanno comunicato apprezzamento per ANMIC, che io ho potuto toccare con mano.

Ps: Sono rimasto, e siamo rimasti amareggiati per un inopinato riferimento di alcune «mosche bianche», che hanno manifestato una certa critica che ritengo ingiusta e assolutamente non condivisibile, circa aspetti marginali (tra l’altro di gente non di Lodi città), su una problematica finalmente affrontata con vigore dall’amico Enrico con tutto il Consiglio Comunale, a favore degli stalli per disabili. Probabilmente costoro non avevano nulla a cui pensare e non sono passati da una vicenda delicata come la mia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA