
Rubriche/Lettere
Venerdì 23 Giugno 2017
Il rosone nel 1506 fu realizzato per volere di Claudio di Seyssel
Oggi dai portici di Piazza della Vittoria, nel salotto di Lodi possiamo ammirare la facciata della Cattedrale Romanica del Duomo. Domus casa, ecclesiastico Domus Dei Casa di Dio. Ricordiamo però che la facciata così come la ammiriamo oggi in origine era ben diversa. Era infatti sprovvista del grande rosone e delle due grandi finestre in alabastro che sono accostate al protiro alle base delle cui colonne ci sono i ben noti ed amati leoni.L’attuale rosone realizzato per volere di Claudio di Seyssel nel 1506 in marmi bianchi e rossi alternati fra loro doveva permettere una maggiore illuminazione della navata centrale sostituendosi ad uno più piccolo preesistente, tuttavia non si dimostrò sufficiente e sempre su disposizione di Seyssel nel 1509 vennero poi aperte le due grandi finestre in alabastro in stile rinascimentale. Le finestre furono di grande impatto per portare la luce all’interno della Cattedrale tanto che internamente sono presenti dei tendaggi per gestire la luce che entra. Particolare curiosità della facciata è data della convivenza di tre stili, il romanico dominante in tutta la struttura, il Gotico degli archetti trilobati che formano i sedici petali del rosone del 1506 ed il rinascimentale dei due finestroni. Ulteriore caratteristica del duomo e di numerosi altri luoghi di culto cristiani è di essere orientato ad est, cioè verso il sole con l’abside orientata verso la rinascita e la facciata invece rivolta ad ovest. Il Cristo ha fra i suoi simboli il Sole, Sol Justitiae, Sol Invictus e Sol Salutis
© RIPRODUZIONE RISERVATA