Il Pratello e le Baste vivono un silenzio assordante

Gentile Direttore, le scrivo nuovamente per aggiornarla sulle novità e sui riscontri raccolti durante il tour della città dal nostro gruppo di lavoro, che come ben saprà, prosegue ininterrottamente dal mese di aprile. L’attività intrapresa con Lorenzo Maggi ci sta permettendo di lavorare a stretto contatto con i cittadini lodigiani che vivono quotidianamente la nostra città. Colgo l’occasione per ricordare la nostra mail, a chi volesse inviarci qualche segnalazione: [email protected].

Nelle ultime settimane il nostro giro della città ha fatto tappa nel quartiere delle Fanfani, a me particolarmente caro visto che vi sono nato e cresciuto. In continuità con la zona e vista la vicinanza, sabato 12 novembre dalle 9 alle 18 ci siamo recati nel quartiere del Pratello, più precisamente in via Agostino da Lodi, angolo con via del Pratello.

Nonostante le temperature ostili l’afflusso di gente è stato costante, per questo ci tengo a ringraziare tutte le persone che hanno dedicato qualche minuto del loro tempo per rispondere alle domande del nostro questionario, che comprendeva quesiti riguardanti il quartiere del Pratello e la vicina zona delle Baste.

A differenza di altre aree, quella in questione è risultata essere abbastanza tranquilla, anche se spesso questa tranquillità fa rima con abbandono. Infatti, sembra quasi di trovarsi in un quartiere dormitorio, dove la gente esce di casa la mattina e torna la sera al termine della giornata lavorativa, senza avere la possibilità di vivere il quartiere. Questo è dovuto sicuramente alla mancanza di attività nella zona, visto che è privo di bar o attività commerciali oltre al Conad, quando invece il vicino quartiere delle Fanfani vede la presenza di cinque bar a distanza di pochi metri. Altra questione sollevata dai passanti è la mancanza di mezzi di trasporto pubblici in grado di collegare il Pratello con il centro città, questione che sarà ancora più scottante nel momento in cui termineranno i lavori del nuovo complesso della «Spina Verde», che vedrà l’arrivo di numerosi nuclei famigliari nella zona.

Ovviamente non poteva mancare l’argomento del verde pubblico e delle «aree cani». Per quanto riguarda le seconde, il fazzoletto di verde presente in via Eugenio Montale è utilizzato come area cani nonostante questa non sia ufficializzata nell’elenco del comune. Questa versa in condizioni pessime, il cancello è totalmente arrugginito, non c’è nessuna panchina o nessun tipo arredamento urbano all’interno, quindi ritengo che andrebbe accertata la destinazione d’uso dell’area in questione, e se necessaria, un’opera di riqualificazione.

Una nota positiva riguarda le condizioni del parco Ambrosoli presente tra i palazzi del Pratello, che però, durante la nostra permanenza in zona è rimasto chiuso, nonostante i cartelli descrittivi prevedessero l’apertura diurna. Ma un particolare che forse è sfuggito alla pubblica amministrazione è il fatto che, da via Sforza, aggirando semplicemente un albero, si può tranquillamente accedere al parco. Questo sembra essere un altro caso, come quello del parco in zona Laghi, che manifesta una gestione approssimativa dei parchi e delle aree verdi da parte della passata amministrazione. Non credo che la soluzione adottata, ossia, lasciare le chiavi del parco a qualche residente, senza nessun tipo di accordo scritto o certezza di adempimento dell’impegno preso, possa essere la soluzione migliore per garantire un servizio ottimale.

Dopo aver raccolto pareri e segnalazioni degli abitanti del quartiere siamo giunti alla conclusione che il Pratello e le Baste non sono di certo tra i quartieri più degradati o insicuri della città, ma ritengo che questo non sia un motivo per adagiarsi sugli allori. Quindi l’augurio è che l’amministrazione che verrà, dopo il periodo di commissariamento, sarà in grado di garantire un livello adeguato di ordinaria amministrazione, perché la zona non necessita di interventi di straordinaria portata, ma interventi idonei al raggiungimento di obiettivi mirati, quali maggiore vivibilità e fruibilità dei servizi.

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