Il porta a porta non va, si modifichino almeno gli orari

Caro direttore, credo sia sotto gli occhi di tutti che il sistema della raccolta dei rifiuti porta a porta non sta dando a Lodi i risultati sperati. Mentre tutti i giorni dobbiamo fare i conti con lo spettacolo dei sacchetti lasciati per strada e con il proliferare di piccole discariche abusive negli angoli della città dove sono spariti i cassonetti, le percentuali della differenziata restano inchiodate a percentuali degne di alcune località del Casertano. Il porta a porta ci era stato presentato come la panacea di tutti i mali e invece, oltre a non garantire i risultati promessi, costringe i cittadini, già obbligati a pagare una tassa rifiuti decisamente salata, a un surplus di lavoro. E poi basta leggere e informarsi un po’ per capire che altre realtà, ben più avanzate sotto il profilo ambientale, non hanno alcuna intenzione di passare al porta a porta. In questi giorni ad esempio Bolzano sta per varare una rivoluzione nel sistema di raccolta dei rifiuti proprio per non costringere gli utenti a tenersi in casa i rifiuti per un’intera settimana come accade a Lodi con il porta a porta.A Lodi però la realtà è questa e, visto che il prossimo sindaco sarà con ogni probabilità quel SimoneUggetti che è stato lo sponsor numero uno della raccolta porta a porta, dovremo anche tenercela a lungo. Lancio comunque un appello ai futuri amministratori, non si sa mai: non si potrebbero almeno intensificare i ritmi di raccolta di carta, secco e plastica? Vi sembra una cosa da paese civile, considerando anche le cifre che si pagano per il servizio rifiuti, costringere la gente a tenerseli in casa per una settimana, magari anche due o tre, se non si ha la fortuna di lavorare in Provincia come il futuro sindaco e si torna a casa tardi la sera saltando l’orario per l’esposizione dei sacchetti fuori da casa?

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