Il Comitato conterà come il due di picche, a meno che...

Gentile direttore, ho letto con molta attenzione i due contributi apparsi sulla prima pagina del «Cittadino» di sabato 30 luglio, firmati da Mario Minoja presidente della Banca Popolare di Lodi e da Alessandro Zucchetti presidente della Camera di Commercio di Lodi. Mi sono parsi un po’ troppo datati: queste cose avrebbero dovuto scriverle nelle settimane scorse, quelle cruciali, mentre erano in corso le decisioni circa la definitiva cancellazione delle poche autonomie rimaste alla Banca di Tiziano Zalli. Per intenderci: la «provocazione» che l’ex sindaco di Lodi Andrea Cancellato ha lanciato sempre sulla prima pagina del «Cittadino» è stata fatta cadere nel vuoto dai massimi vertici dell istituzioni locali (il sindaco di Lodi e il presidente della provincia di Lodi) troppo interessati a tenersi buona la Banca per poter completare l’Università di veterinaria e per far riempire di palazzi l’area delle ex Officine Adda (quanti oneri di urbanizzazione...). Perché il presidente Zucchetti e soprattutto il presidente Minoja non hanno scritto queste cose tre settimane fa? Soprattutto il presidente della Banca Popolare di Lodi avrebbe dovuto uscire subito allo scoperto, in quei giorni, perché adesso sembra che l’abbia fatto per poter ottenere un posto al sole nel prossimo consiglio d’amministrazione del Banco a Verona. Quanto ai tanto sbandierati e decantati «Comitati» locali che sostituiranno gli attuali Cda delle Popolari di Lodi, Novara e Verona, la verità è chiara: l’ha resa pubblica Carlo Fratta Pasini, nell’intervista rilasciata al «Corriere della Sera» proprio questa mattina (domenica 31 luglio 2011, nda): «avranno solo poteri consultivi e funzioni di reciproca informazione». Quindi poteri nulli. E chi mai vorrà farne parte, se il proprio parere conterà come il due di picche?A meno che... i componenti dei Comitati non siano lautamente pagati, come ora quelli che siedono nei Cda. Allora, nessun problema, tutti sul carrozzone, anche se il proprio voto non conta niente: l’importante è riempirsi il portafoglio. Povera Banca Popolare di Lodi...Le lascio le mie generalità, ma come il direttore del Cittadino ben sa, lavoro come funzionario in Popolare, assunto da Fiorani, non faccio il sindacalista e perdipiù tengo famiglia. Non posso firmare questa lettera con il mio nome e cognome

© RIPRODUZIONE RISERVATA