I responsabili abbiano il pudore del silenzio

Non sappiamo se sia abitudine di un commissario prefettizio scrivere ai cittadini quando viene nominato a guidare un paese o una città nei casi di scioglimento e sospensione del Consiglio Comunale come è successo qui a Sant’Angelo: per questo Lo ringraziamo innanzitutto per essersi rivolto a tutte e tutti noi con un «Cari cittadini» e per la Sua disponibilità a spiegare «in assoluta trasparenza e dovizia di particolari» le vicende e le scelte doverosamente compiute. Quale differenza con gli amministratori uscenti che in tre anni non hanno mai indetto un confronto pubblico per altro ripetutamente richiesto, rilasciando laconiche e confuse dichiarazioni a mezzo stampa e soprattutto affidandosi alla comunicazione porta a porta...!La lettera è discorsiva ma molto puntuale nell’evidenziare i passaggi chiave dell’intera vicenda che ha portato alla situazione finanziaria «difficile e precaria» e alla conseguente necessità di riequilibrare i conti.Alcune affermazioni in essa contenute sono da sottolineare:1. la massa passiva di euro 569.730,00 che porta revisore e dirigente a esprimere parere “non favorevole al bilancio di previsione 2014, al bilancio pluriennale 2015/2016» ( novembre 2014), si è venuta a creare negli ultimi anni2. la presenza di spese insostenibili perché senza copertura ( il 7 maggio 2015 il dirigente inviava una segnalazione a sindaco, presidente del consiglio, segretario e revisore nonché alla corte dei conti in cui scriveva nero su bianco: “si segnala il possibile costituirsi di una situazione finanziaria idonea a pregiudicare gli equilibri del bilancio per l’esercizio 2015”)3. la presenza di debiti accumulati per spese non pagate e per contributi solo promessi (semplici promesse, prive di qualsiasi copertura finanziaria li definisce nella lettera);4. l’urgenza di adottare il Piano di riequilibrio finanziario entro l’8 ottobre pena la dichiarazione di dissesto finanziario per il Comune con le conseguenze ancora più pesanti per la cittadinanza.Le conseguenti riflessioni politiche che ci sentiamo di fare e che per la verità stiamo solo ribadendo avendole già in altre occasioni espresse, sono queste:1. gli ex amministratori hanno evidentemente la responsabilità di questa situazione poiché, visto che hanno governato dal 2007 ( e anche prima in verità!), non possono imputare ad altri la disfatta;2. la loro più volte sbandierata capacità di «tenere i conti in ordine» è naufragata in un mare di errori e approssimazioni (vedi tutta la partita del ripiano del disavanzo tecnico di euro 982.765,67 dovuto al riaccertamento dei residui, operazione questa fatta per obbligo di legge, se no? Si andava avanti a fare finanza creativa?)3. questa uscente amministrazione ha costruito la sua credibilità su promesse ambigue, non veritiere; ha gettato fumo negli occhi, con una leggerezza non degna di chi fa politica e si deve preoccupare del bene comune;4. questi ex amministratori si sono dimessi per non assumersi la responsabilità politica di preparare, proporre e presentare il Piano di riequilibrio finanziario trovando la scorciatoia non onorevole dell’arrivo dei profughi!Purtroppo avevamo paventato più volte quali potevano essere le conseguenze di questa pochezza gestionale e programmatica. Queste alcune delle domande da noi poste alla fine del consiglio comunale (10 giugno 2015):Cosa dovranno aspettarsi i cittadini? Che chiudano gli asili? Cosa dovranno aspettarsi i disabili? E gli anziani? Altro che compartecipazione alle tariffe mi sa che dovranno partecipare in toto. E ricordo di nuovo che le tariffe dei tributi sono al massimo.Questa è l’eredità della passata amministrazione e delle persone che l’hanno composta . Abbiano almeno il pudore del silenzio!Nell’ultima parte della lettera, il commissario sottolinea giustamente che l’approfondimento di taluni aspetti del Piano sarebbe stato compito dei precedenti amministratori ( che se ne sono ben guardati oppure forse non sapevano da che parte cominciare!) ma che comunque si impegna a trovare «la possibile adozione di interventi/azioni di modifica di quanto ad oggi deciso, che salvaguardino maggiormente taluni servizi, sempre con il rispetto dell’azione di riequilibriofinanziario oramai intrapresa.»GrazieCordiali saluti

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