I lodigiani che siedono a Verona sembrano tutti sotto vento

Signor direttore, quello che si sta celebrando in questi giorni non é altro che il funerale della Banca Popolare di Lodi spa. Quello della Banca Cop. di Lodi cooperativa è gia stato celebrato qualche anno fa. Ma la cosa strana di questo preannunciato e nello stesso tempo improvviso avvenimento é che, ancora una volta, a parte la Sua Voce e quella del Presidente della Camera di Commercio, tutti stanno nascosti.La cittadinanza, le istituzioni locali (Comune - Guerini e Provincia - Foroni), i soci locali della banca ed i vari oomitati in essere, le rappresentanze delle organizzazioni locali, gli 8 consiglieri del Banco Popolare che dovrebbero rappresentare a Verona il nostro territorio e per ultimo i componenti del Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Lodi sembrano tutti sotto vento alla ricerca delle false motivazioni che giustificano l’unificazione in un unico istituto delle varie componenti bancarie in essere (Lodi, Novara, Lucca e Verona). Ma tutte le citate componenti si rendono conto del grave danno a cui il nostro territorio sta andando incontro? Non voglio nella circostanza entrare in merito alle varie difficoltà che l’economia in generale sta attraversando, ma sono convinto, fino a prova contraria, che nessuno ha finora evidenziata, che le condizione del Banco siano tali da non acconsentire a tutti (veronesi compresi) di mantenere gli impegni a suo tempo assunti. Credo che tutti i soci che hanno partecipato alle assemblee che hanno deliberato la fusione ed approvato il nuovo statuto sociale abbiano potuto prendere atto delle condizioni della fusione che tra l’altro prevedeva la rappresentanza di 8 membri nel consiglio della capogruppo con poteri di veto per le operazioni di carattere straordinario che non avessero salvaguardato le autonomie locali (art. 41: “... é necessario il voto favorevole della maggioranza assoluta dei consiglieri di sorveglianza in carica provenienti dalle aree di radicamento delle aree interessate ...”). Pertanto basterebbero 4 voti contrari su 8 perché il progetto ancora non deliberato possa essere fermato.Chi sono i nostri magnifici 8 che acconsentono il funerale preannunciato e l’ulteriore impoverimento del nostro territorio? Sono nomi a tutti ormai noti: Duccio Castellotti (vice presidente vicario pensionato), Enrico Perotti (pensionato già vice presidente della Banca Popolare Italiana e presidente della Banca Popolare di Lodi), Gabriele Erba (commercialista), Angelo Squintani (notaio), Cristina Zucchetti (imprenditore appena nominata), Guidi (in rappresentanza della zona di Lucca) ed infine Giarda e Manzonetto (professori universitari residenti a Milano). Fiorani & C. avevano promosso il primo funerale della banca rincorrendo invece sogni di gloria irrealizzabili e causando invece perdite (oltre 1000 miliardi di vecchie lire), voi con un’operazione di piccolo cabotaggio e la conferma nei vostri ruoli acconsentite, senza colpo ferire e senza alcuna adeguata informazione ai soci ed al territorio, lo svolgimento dei secondo funerale. Dei professori universitari milanesi che a suo tempo hanno affrettatamente venduto la nostra banca non possiamo fare alcun conto, ma voi figli fortunati del nostro territorio (Castellotti, Perotti, Erba e Squintani) volete essere ricordati alla stessa stregua di Fiorani & C. Come è squallido che siano i nostri figli più fortunati a non voler difendere gli interessi della comunità di appartenenza a vantaggio dei propri.Caro direttore, conoscendo Lei il ruolo da me ricoperto, Le allego le mie generalità, pregandoLa di non renderle note.

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