I cristiani massacrati dagli islamisti nel silenzio assordante dei cattolici

Signor direttore del «Cittadino», dopo il 10 giugno 2014 la storia della cristianità dell’Iraq non sarà mai più come prima. In quella data la città di Mosul è stata invasa da gruppi jihadisti islamisti ultra-radicali. E la situazione si è nettamente deteriorata a partire dal 17 luglio, quando gli jihadisti hanno imposto alla popolazione una scelta: convertirsi all’islam, pagare l’imposta pro capite assegnata agli infedeli, o lasciare la loro terra. Da allora si assiste a un esodo senza precedenti, che riguarda tutte le località cristiane della provincia di Ninive (Qaraqosh o Bakhdida, Telkaif, Tel Eskof, Bartella, Qaramlesh, Bashiqa...). Ora siamo di fronte a una catastrofe umanitaria. Può esserci il rischio di estinzione dei cristiani come gruppo etnico e religioso. Il tutto nel terribile silenzio della comunità internazionale, italiana e lodigiana. Nelle piazze si sente urlare contro gli Israeliani che stanno ammazzando come le mosche i palestinesi nella terra di Gaza, ma tutti zitti sul dramma delle comunità cristiane ammazzate dal fanatismo musulmano. Dove sono i nostri cattolici lodigiani (con in testa taluni dei nostri preti) che sventolavano le bandiere della pace quando gli Americani hanno iniziato a bombardare l’Afganistan? Dove sono quelli dei documenti, degli ordini del giorno nei consigli comunali, quelli delle raccolte di firme, delle fiaccolate di protesta contro gli Usa? Perché tutto tace? Sono a godersi il fresco al mare e ai monti? E cosa ne pensano di ciò che è accaduto nella città di Mosul i musulmani di casa nostra, quelli che frequentano le moschee del Lodigiano? Tutti zitti anche loro? Gentile direttore, non vorrei proprio che su questo tema anche «Il Cittadino» si accodi all’assordante silenzio di tanti cattolici lodigiani che hanno deciso di bendarsi gli occhi e di imbavagliarsi...

Marco Foletti

Gentile signor Foletti, la Presidenza della Conferenza episcopale Italiana ha invitato tutte le comunità ecclesiali ad unirsi in preghiera in occasione della solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria (15 agosto) quale segno concreto di partecipazione per i cristiani perseguitati in tutto il mondo. E sul «Cittadino» di sabato scorso don Andrea Tenca, direttore della Caritas lodigiana, ha scritto che «insieme a tutta la diocesi abbiamo voluto cogliere questo invito e invitiamo tutti coloro che credono alla forza ed efficacia della preghiera a ritrovarci venerdì 15 agosto alle ore 21 nella chiesa di San Giacomo a Lodi». Ci auguriamo dunque che le nostre chiese il 15 agosto si riempiano di persone, cattoliche e non, raccolte in preghiera. Ci sarà anche lei?

F.P.

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