Ho solo una domanda da fare: ma come si fa per trovare il lavoro ad un ragazzo di 19 anni da un anno e mezzo a casa disposto a qualsiasi attivita lavorativa? Non so più cosa fare...Sarei disposto anche a pagare per trovare un lavoro a mio figlio. Per lui, come tanti altri ragazzi che sono a casa, diventa una spesa il solo cercare lavoro. Ma cosa devono fare? È assurdo, siamo proprio messi male. Avete qualche consiglio?
C.M.
Questa lettera - che è un vero pugno nello stomaco per tutti - non può essere pubblicata senza commenti.Mercoledì mattina «Il Cittadino» titolava in prima pagina che dall’inizio dell’anno a oggi mille lodigiani hanno perso il lavoro. Sull’edizione di ieri un altro titolo drammatico: in provincia di Lodi ci sono 13.382 disoccupati. La situazione è davvero impressionante, negli ultimi trent’anni mai si era arrivati a questo punto.A lasciarci sconcertati è il fatto che nel nostro territorio sembra che solo i sindacati se ne siano accorti. A parte l’encomiabile e costosissima iniziativa dell’arrivo dell’Università a Lodi (la cui realizzazione procede a passi di lumaca e chissà quando giungerà a compimento) o il positivo progetto delle serre da costruire a Terranova Passerini a fianco di Sorgenia, nel nostro territorio si fa ben poco per sostenere l’occupazione.Gli enti locali continuano imperterriti a spendere e spandere. Finanziano piste ciclabili, libercoli e concerti. Promuovono sagre, piantano fiori e distribuiscono il risotto. Indicono convegni dove la metà dell’uditorio sbadiglia, guarda incessantemente l’orologio o spedisce Sms. Distribuiscono panettoni, posano e poi spostano dispendiosi arredi urbani, fanno dipingere le auto rottamate. Se 13.382 lodigiani sono a casa, senza lavoro, questo non è il tempo di sciupare denaro. E poi dobbiamo impedire che il sentimento diffuso della rabbia verso la politica raggiunga anche i municipi. I nostri sindaci non sono “la casta” (anzi, il contrario!) ma è urgentissimo un cambiamento di rotta.Una politica per l’occupazione non la promuove solo il governo (e la compagine di Berlusconi in questo settore ha responsabilità gravissime) ma la si favorisce anche partendo dal basso. Enti locali e realtà produttive del Lodigiano devono tornare a parlarsi al più presto, come avveniva in passato, quando i poli di sviluppo artigianale erano realizzati solo per rispondere alle esigenze degli imprenditori locali che ne facevano richiesta.Poi si è fatto l’esatto contrario. Abbiamo distrutto ettari e ettari di terra così fertile che non aveva eguali in tutta Europa, per mettere al loro posto i capannoni della logistica, metà dei quali sono vuoti e alcuni da dieci anni attendono di essere venduti.Ci sono 13.382 lodigiani senza lavoro. Cosa stanno facendo i comuni, la Provincia, gli enti preposti, per affrontare questo problema?
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