
Quando una amicizia non viene interrotta dal destino della vita … l’occasione di una maratona per far rivivere i momenti felici passati assieme, troppo brevi ma troppo reali. Il Trio: -1- di nuovo insieme alla Cortina – Dobbiaco (30 km per un ricordo sempre vivo !)-2- Da Cortina a Dobbiaco 30 km per emozioni da vivere ancora insieme !Sveglia all’alba. Ore 5:45 di domenica 31 maggio, tutti svegli pronti per andare a prendere il pullman dal Grand Hotel di Dobbiaco, direzione Cortina. Già lo sapevamo che di noi tre chi soffre di più la sveglia presto sono io. Così con la mia faccia assonnata mi presento a colazione mentre tu e Daniele siete già pronti, come se fosse pomeriggio. Siamo tutti in divisa, tu la solita maglietta blu, pantalone grigio e cappellino nero d’ordinanza, Dani in tenuta bianca rossa ed io giallo fluo, in modo da essere sempre ben visibile. Proprio come quelle domeniche mattina d’estate in giro per il Lodigiano. Ci si dava appuntamento al via e si partiva.Si sale sul pullman alle 6:40. Sembra un flash-back ai tempi dell’Università, quando alle 8:05 si saliva sul Lodi-Pavia e si cominciava a parlare della giornata di Serie A, delle marce della domenica mattina e il viaggio volava. Così senza accorgerci alle 7:15 ci ritroviamo al palazzo del ghiaccio di Cortina. Siamo emozionati, attenti ad aspettare le direttive dell’organizzazione e forse un po’ impauriti. Già, 30 Km sono tanti, 15 a salire da Cortina verso Misurina e 15 in picchiata verso Dobbiaco. Tu sei partito sicuro di farcela, sei l’unico ad aver già fatto i 30 Km. Partivi in solitaria e per 3/4 ore andavi camminando e correndo, mentre io e Dani invece abbiamo il freno a mano tirato, il nostro obbiettivo è finire.Si sente l’annuncio “Gruppo arancio - il nostro - dietro al Box 3!”. Andiamo di corsa dietro il pick-up a sgomitare per prenderci le prime file, così da non perdere troppo tempo alla partenza. Ma a poco a poco, ci si rimette a parlare di calcio, della nostra Inter, delle Olimpiadi e il gruppo ci sfila via.Ci si muove. Siamo a non più di venti metri dall’arco di partenza. Davanti a noi centinaia di persone con l’adrenalina a mille. “Pronti, Partenza… Via!” Si parte subito in salita, bisogna uscire da Cortina e risalire la carovana per prendere il ritmo. Tu soffri un po’ di più, la salita non è mai stata il tuo forte. Ci penso io, faccio il passo e dopo il primo rifornimento abbiamo guadagnato una buona posizione nel gruppo.La salita è faticosa, ma siamo ancora freschi. Si scollina dopo meno di 1 ora e mezza al quindicesimo Km, il ritmo è buono e si sta ancora tutti insieme. Il paesaggio è mozzafiato, anche se qualche nuvola di troppo, nasconde alcuni sprazzi di questo angolo di Paradiso.Inizia la discesa. Sembra tutto a posto quando al ventesimo Km le mie gambe cominciano a bloccarsi, Dani va avanti e io mi stacco un po’. Dobbiamo finirla, dobbiamo finirla tutti. Io da solo non credo di farcela, ho bisogno di distrarmi, non pensare alla fatica, parlare con qualcuno. Tu rimani lì con me, ma intanto ti vedo anche spingere Dani verso un buon tempo.Al Km 27, si vede il lago di Dobbiaco. È veramente uno spettacolo, azzurro come me lo raccontavi quando in vacanza a casa mia durante le nostre escursioni e ti obbligavo e certi sentieri in salita che mal sopportavi. A te piacevano le tranquille passeggiate intorno al lago con tuo papà e tuo fratello, ma tra amici è così, per stare insieme si ricerca la felicità del gruppo, non la propria. Oggi siamo venuti a casa tua. Dopo tanto tempo anche io e Daniele siamo venuti a vedere questo angolo di cielo e per 30 Km abbiamo corso insieme come tante altre volte.Daniele come al solito tiene ancora un buon passo e vi vedo qualche centinaio di metri più avanti. Lasciamo il lago sulla nostra sinistra mentre ormai io sono senza quasi più energie e ancora meno gambe, mancano altri 3 Km per finire la nostra corsa. Siamo sfiniti, ma ogni passo ci avvicina alla meta e la soddisfazione cresce. Manca 1 Km, il pubblico ci incita come ad una gara vera, “Dai Luigi, forza Daniele, non mollare Alberto!!! Siete arrivati!!!”. Ultima curva e si vede il gonfiabile dell’arrivo. 100 metri ancora insieme. Daniele è già arrivato, lo vedo in tua compagnia là in fondo, mentre noi arriviamo insieme. Mi fai tagliare il traguardo per primo. Ce l’abbiamo fatta, abbiamo chiuso la 30Km e in meno di 3 ore. Non ci credo.Mi giro per abbracciarti, per dirti che ancora una volta insieme ce l’abbiamo fatta. Ma non ti trovo, non ti vedo più e non sei nemmeno là con Daniele.Per la gioia di avercela fatta mi viene fin da piangere. Ma tu ormai sei ripartito, hai deciso di tornare con noi per quelle 3 ore a correre, di spingerci alla meta in quell’angolo di paradiso e alla fine, tagliato il traguardo e rientrati sulla terra, ci hai salutato, ancora una volta, come lo scorso 4 settembre, per tornare al tuo posto tra le nuvole e le montagne.Ma per un’altra volta il Trio, come ci ha sempre chiamato tuo papà Nando, è tornato a correre, come quelle domeniche mattina quando non era necessario venire in paradiso per incontrarti.Ciao Gigi ci rivediamo a Dobbiaco l’anno prossimo.
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