Carnevale, ogni scherzo vale. Lodi, martedì 8 marzo 2011, ultimo giorno di Carnevale, nel primo pomeriggio le mascherine cominciano ad affluire in Piazza della Vittoria ed i negozianti del centro storico specializzati nella vendita di bombolette, stelle filanti, coriandoli ed affini (come direbbe Totò) anticipano l’apertura, confidando in una di quelle rarissime occasioni in cui gli affari andranno un po’ meglio del solito, vista la cronica difficoltà a contrastare la concorrenza dei centri commerciali, ecc., ecc. Ma ecco che accede qualcosa di inatteso ed imprevedibile, un bellissimo scherzo di Carnevale. Da un angolo della piazza sbuca un ambulante, sicuramente autorizzato in quanto aiutato da alcuni agenti della polizia municipale, che va a “piazzare” (mai verbo fu più appropriato) il suo banco vendita all’interno del quadrilatero e indovinate cosa vende? Bombolette, stelle filanti, coriandoli ed affini (chissà cosa avrebbe detto il principe della risata?), così le belle mascherine ed i ragazzini che ormai affollano il centro possono comodamente acquistare quanto necessario a fare festa senza “avventurarsi” fin sotto i portici o addirittura nelle “perigliose” vie limitrofe, evitando inoltre di ricevere quel “fastidioso” rettangolino di carta bianca. Gli esercenti del centro storico, a fine giornata, non possono fare altro che riporre mestamente in magazzino la merce invenduta, con dentro di sè un misto di sentimenti che va dalla rabbia al magone, per essersi sentiti presi in giro, per l’ennesima volta, dalla attenta e lungimirante amministrazione comunale che, così facendo, contribuisce a creare i presupposti per la desertificazione del centro storico, peraltro già ben avviata (le pur lodevoli iniziative tipo “notti bianche” non servono a nulla in merito a ciò, il centro storico va rivitalizzato nelle giornate “normali”). Grazie comunque per averci trasformato il martedì grasso in uno dei soliti “martedì di magro”.
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