Forse questi signori non si accorgono che il mondo cambia

Gentile Direttore, come sempre i più sentiti ringraziamenti per lo spazio che «Il Cittadino» concede a noi Lodigiani. Le scrivo in merito all’articolo apparso sul Cittadino in data 6 Novembre a firma di Greta Boni dal titolo «Una colata di cemento sul Lodigiano». Beh, innanzitutto complimenti alla Provincia di Lodi che ha scoperto il sole ed il fotovoltaico, con anni di ritardo come sempre! Viene da chiedersi quali traguardi voglia raggiungere l’Italia con questa classe politica e gli esponenti che la rappresentano che sono lo specchio dell’arretratezza tipica di una società basata sul clientelismo, sulle lobbies ancorché prima di una arretratezza culturale. Il tutto in un totale clima di disinformazione, visto che per molti «il solare» serve per produrre tanta acqua calda.

Leggendo le dichiarazioni rilasciate in questo articolo si possono incontrare vari stati d’animo, dall’accapponarsi la pelle a sbellicarsi dalle risate oppure al mettersi a piangere per il genere umano...

Forse questi Signori non si sono resi conto che il mondo sta cambiando e che quanto appreso nei libri di scuola tempo fa non sia più esatto. Sono cambiate le geografie così come sta cambiando la società e quella odierna è stata definita come una società energivora, ovvero che necessita di sempre più energia.

Perché l’assessore Capezzera, così preoccupata dell’effetto anti-paesaggistico degli impianti fotovoltaici a terra NON MENZIONA AFFATTO quel bellissimo esempio di edilizia paesaggistic-friendly (...) come le logistiche (che hanno invaso il lodigiano): quasi ci siamo scordati di quanto brutto e trafficato sia diventato il nostro territorio? Ed il biogas, saranno mica belli quei silos spuntati come funghi ovunque?

Visto che andranno a Bologna a fare una convegno sarebbe auspicabile che venissero citati come referenza i metri cubi di calcestruzzo che hanno liberalizzato in provincia di Lodi negli anni recenti con buona pace del fotovoltaico e delle opportunità che esso potrebbe concederci nel prossimo futuro.

Cordialmente.

Paolo Cavallanti

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