Finalmente sono arrivati i piccoli cigni, ora rispettiamoli

Finalmente la nostra coppia di Cigni reali (Cygnus olor) si è riprodotta. Per oltre un mese dalla nostra scuola, la ex Paolo Gorini, le cui finestre si affacciano sull’Adda in prossimità del ponte, abbiamo tenuto d’occhio il cigno in cova sull’altra riva. Il nido era grande, posto su una lingua di terra difficilmente accessibile e i due candidi uccelli non abbandonavano mai le loro uova: uno in cova e l’altro in acqua, poco distante, pronto a difendere il nido e la compagna da ogni pericolo. Torniamo dalle vacanze pasquali e il cigno è ancora in cova, l’erba è cresciuta, spunta solo il collo. Nei giorni di brutto tempo se ne sta accovacciato sul nido, col collo basso, per tenersi più caldo. Finalmente un bel giorno di maggio il cigno non si vede più, anche il compagno è scomparso. Mi avvisa un alunno che sono stati visti i due genitori con quattro anatroccoli grigi. Allora, appena posso, mi reco sul ponte e col binocolo osservo la coppia con i piccoli in una piccola pozza seminascosta, vicino alla sponda sinistra. Il cigno è una specie molto protettiva nei confronti della prole e può essere anche aggressivo persino nei confronti dell’uomo. Alcuni anni fa, dalle parti di Trezzo, dove il cigno reale nidifica da tempo, ponendo il nido anche molto vicino alla riva, mi è capitato di essere attaccato dall’adulto per il solo fatto che stavo passeggiando sulla riva. Per fortuna che il cigno, in quell’occasione, dopo essere partito con folle corsa starnazzando e sbattendo le ali, si fermò a pochi metri da me e poi tornò dai pulcini. L’esibizione aggressiva l’aveva convinto di avermi spaventato abbastanza (e in effetti c’era riuscito). Speriamo che i cittadini lodigiani sappiano ammirare dalla giusta distanza la tenera famigliola e che il cigno reale continui a nidificare nell’Adda lodigiano anche i prossimi anni.

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