Esiste anche una parte “sana” dei lavoratori pubblici

Egregio direttore de “Il Cittadino”, approfitto della sua rubrica per esprimere il mio pensiero sull’intervento al Festival di San Remo, di un pubblico dipendente del Comune di Catania del quale si è vantato – e lui stesso lo ha fatto – la particolarità che, in 40anni di attività lavorativa, non abbia mai utilizzato un giorno di malattia, che anche quando si è trovato nella necessità di assentarsi per un intervento chirurgico abbia utilizzato “giorni di ferie” e che al termine della sua attività abbia “regalato” al Comune di Catania ben 239 giorni di ferie non godute e che per tutto questo sia stato pure premiato con un riconoscimento da parte della amministrazione per la quale ha lavorato. Mi pare giusto precisare che, da una ricerca sul sito del Comune di Catania, risulta che il sig. Turi Nicotera ha ricoperto nel Comune di Catania il ruolo di Vicesegretario generale con una retribuzione annua lorda di più di 120.000euro, oltre a ad altri due o tre incarichi, retributi, in altri enti pubblici.

Comunque sia, bene e buon per lui se ha ritenuto che tutto ciò che ha deciso di fare avesse un senso ed una logica! Io sono una dipendente del Comune di Lodi dal 1996, con una retribuzione annua lorda di circa 20.000 euro. Sono comunque orgogliosa, così come lo è il sig.Nicotera, di essere una pubblica dipendente, ma nonostante ciò ritengo che, tra i “furbetti” che timbrano e se ne vanno al mare ed il sig.Nicotera, esista la parte “sana” dei lavoratori e delle lavoratrici degli Enti Pubblici. Quella parte di lavoratori e di lavoratrici che non fa certo notizia perché vivono la loro normale vita lavorativa senza grande clamore, timbrando regolarmente il cartellino quando entrano al lavoro e regolarmente stimbrandolo quando ne escono; quella parte di lavoratori e lavoratrici che godono di tutti i giorni di ferie che hanno a disposizione (ricordiamo che le ferie rappresentano non solo un diritto ma anche un dovere) per viversi la propria famiglia, i propri amici, i propri interessi; quella parte di lavoratori e di lavoratrici che quando sono ammalati e ammalate utilizzano giorni di malattia; quella parte di dipendenti consapevoli che il lavoro è certamente importante, ma lo è anche per vivere serenamente la propria vita al di fuori di esso. Quei lavoratori e quelle lavoratrici che non saranno mai premiati da nessuno, a cui nessuno riserverà le prime pagine dei giorni o uno spazio a San Remo perchè hanno semplicemente fatto e continuano a fare solo e semplicemente il “proprio dovere”.

E poi, sinceramente, l’intervento del sig.Nicotera su quel palco mi ha fatto ritornare alla mente Mr. Scrooge, il triste protagonista del libro Canto di Natale di Dickens e non ho potuto che, per lui, avere una sorta di compassione.... a quante cose belle delle vita avrà rinunciato per regalare al comune di Catania 239 giorni di ferie (quasi 10 anni di ferie non godute)! Spero che, oltre al Comune di Catania, anche per lui e per la sua famiglia ne sia valsa davvero la pena!...

© RIPRODUZIONE RISERVATA