Effettuati controlli costanti sull’attività delle cooperative

Con riferimento alla lettera del signor Luigi Cremonesi “Lodi Profughi. La Prefettura è smentita, i controlli a cuor leggero”, si precisa quanto segue: si è già avuto modo di portare a conoscenza dei cittadini, per il tramite di questo giornale, che la Prefettura effettua costanti controlli sulle attività svolte dalle associazioni convenzionate per l’attività di assistenza a favore dei richiedenti asilo.Dall’esito dei vari controlli o a seguito di eventuali segnalazioni qualificate che dovessero pervenire alla Prefettura, laddove si rilevino casi di inadempimento degli obblighi di assistenza assunti, vengono disposte sanzioni pecuniarie a carico delle Onlus (come già avvenuto in qualche circostanza) fino a giungere, nei casi gravi, alla risoluzione del contratto.D’altra parte, i richiedenti asilo, come tutti gli altri cittadini, hanno l’obbligo di rispettare le regole civili di convivenza, sia all’interno della struttura che li ospita, secondo il regolamento elaborato dai responsabili della medesima, sia al di fuori, secondo le leggi vigenti nello stato italiano.Le persone accolte sono costantemente informate sul rischio di perdere l’accoglienza in caso di gravi violazioni delle regole di convivenza.Ciò permesso, giova precisare che i richiedenti asilo, dotati peraltro di un valido permesso di soggiorno, hanno le stesse prerogative di tutti gli altri stranieri legittimamente presenti sul territorio nazionale.Essi infatti hanno libertà di circolazione e di recarsi in qualsivoglia località che desiderino raggiungere.Viene segnalato che alcuni di essi sono visti chiedere l’elemosina in alcuni comuni della provincia.A questo proposito si permette che chiedere l’elemosina non costituisce di per sé una condotta penalmente rilevante, a meno che non sia una richiesta insistente o molesta che può in tal caso integrare l’ipotesi di violenza privata, questa sì penalmente rilevante.Vero è che la richiesta di elemosina avanzata dai profughi non è motivata se non soffermandosi sul fatto che i proventi di questa attività spesso vengono inviati alle famiglie rimaste nei paesi di origine oppure vengono utilizzati per ulteriori spese personali, atteso che alle necessità fondamentali degli stessi provvedono le strutture di accoglienza.Ciò non significa che questa attività non richieda interventi prioritariamente da parte della polizia locale sempre nel quadro normativo sopra delineato, accertando quei comportamenti che integrano precise violazioni e segnalandoli anche a questa Prefettura.Nel contempo si soggiunge che anche le Onlus sono state invitate a richiamare i loro ospiti sulla necessità di evitare la condotta in questione.

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