Rubriche/Lettere
Mercoledì 19 Ottobre 2011
È un vandalismo anche lasciare il parco in stato di abbandono
Egregio signor DirettoreChiedo ospitalità nella sua rubrica riguardo agli atti vandalici commessi nel Parco delle Molazze a Casalpusterlengo. Le foto pubblicate da “Il Cittadino” del 14 u.s., evidenziano l’entità del danno che la misera cassa del Comune dovrà affrontare.Ignoti vandali, forse ragazzi in età scolare, hanno distrutto un bene comune e difficilmente saranno individuati per risarcire, la comunità, del valore dei beni distrutti.Questa mattina mi sono recato sul posto per constatare la rovina: due pali verticali rotti e quattro orizzontali a terra. Il primo palo, alla base, completamente marcio, come tanti altri. Il secondo, invece, spaccato a meta, credo, proprio intenzionalmente. La rete della pista di skateboard staccata dai pali ma intera.Valutare il danno in euro 1.400,00, penso che sia anche esagerato (una squadra di due persone per due giorni di lavoro e materiale) quindi, nel costo, includiamo anche la riparazione delle “copertine” del muretto costruito nel luglio scorso. Questo danno però, mi sia consentito, non da addebitare agli ignoti vandali, non c’entrano nulla. Dopo 10 giorni dalla posa, queste piastrelle si staccavano dal muretto e senza la violenza del vandalo. Bastava sedersi (o forse non si doveva?) per rendersi conto della fragilità del materiale e della scarsa qualità e quantità di colla usata per rendere omogeneo il muretto con le piastrelle. Non mi spiego perché, quando si costruisce per il pubblico, bisogna accettare la mediocrità degli interventi sia come materiali, sia come mano d’opera.Coraggio: addebitiamo la spesa all’impresa che ha costruito il muretto, oppure al tecnico che ha scelto questo tipo di materiale e che l’ ha imposto all’impresa. Non sto difendendo i vandali. Ci mancherebbe altro; i vandali li ho visti in azione, proprio al Parco delle Molazze, questa estate.Una decina di ragazzi “giocavano” e usavano la recinzione della pista di skateboard (già parzialmente demolita per due campate) per rimbalzare su questa occasionale rete elastica. Mi sono permesso di richiamarli. Niente, continuavano a saltare. Insisto per tre o quattro volte; alzo la voce e con il cellulare in mano, li informo che sto chiamando i carabinieri. Sono spariti, la parola carabinieri è stata magica. Nei pressi una cinquantina di persone, forse anche i loro genitori; nessuno si è mosso.La rete staccata per due campate è rimasta lì. Ora le campate demolite sono otto. Probabilmente non verrà ripristinata, anzi spero proprio di no, dato che è in programma la demolizione della pista di skateboard.Si riduce il danno e quindi dobbiamo fare i conti per la sola staccionata. Il signor Davide Stroppa, tempo fa, elencava in questo spazio, una serie di mancanze riguardo la “cosa pubblica”, tra queste c’erano le staccionate. Imputava agli atti di vandalismo la causa principale del degrado di questo arredo. Anche in questo caso penso che i vandali non c’entrino nulla.Una decina di anni fa, forse dodici, è stata fatta la pista ciclabile in via Mantovana, da via Togliatti a via Battisti. Per proteggere gli utilizzatori, del marciapiede ciclabile, si è pensato di installare una recinzione in legno. Bella da vedere, ben presto però, i pali verticali annegati nel cemento marcirono, la pioggia e il sole, spezzettarono il legno evidentemente non adatto allo scopo. (“da Tecnologia del legno, Cnr Ivalsa…nella zona del midollo si concentrano numerosi difetti del legno…dal punto di vista istologico le cellule del midollo presentano modesta resistenza e durabilità..”). Nonostante quest’esperienza, (“Errare è umano perseverare è diabolico”) l’uso della palificazione è stata estesa al viale del Centro sportivo, ai vari parchi ed al “lungo fiume”. Un effetto devastante; le riparazioni non reggono il ritmo del processo di scomposizione del legno.Alla luce di questi ragionamenti, forse, il valore del danno imputabile al Capitolo Vandalismi, dovrà essere inviato al Capitolo Manutenzioni. Il Parco delle Molazze è salvo. Fortunatamente l’agibilità dell’area non è stata compromessa; i nastri rosso/bianchi, segnalano il pericolo ma non l’interdizione. Devo però rendere evidente che l’interdizione e la privazione del Parco giochi, all’interno del Parco delle Molazze, è in atto dal mese di giugno. Non perché c’è stata una scorribanda di vandali, semplicemente perché quest’area non viene mantenuta ed è abbandonata a se stessa.Personalmente lo considero un ”vandalismo” intendendo per vandalo: “Chi per violenza o per ignoranza, deturpa o distrugge beni pubblici o privati”. Esagerata considerazione? Allora fermiamoci al concetto di manutenzione: “Complesso delle operazioni con cui si conserva, si mantiene in buon stato, strade, impianti, parchi, eccetera”.Qui non c’è bisogno di videocamere per individuare il responsabile. A Casalpusterlengo l’appalto della manutenzione del verde e dei parchi è stato aggiudicato dall’Astem, azienda pubblica partecipata dai 62 Comuni del lodigiano (Casale partecipa, mi pare, con una quota del 7%). Prezzo dell’appalto 160.000,00 Euro. L’Astem, appaltatore, è autorizzato dal Comune, appaltante, a subappaltare il contratto. Alla Floema Srl (subappaltatore), sede legale Roma, unità locale Potenza, sede operativa Somaglia, è stato ceduto il contratto. L’azienda è certificata ISO 9001 – 2008, (norme di gestione della qualità, al fine di condurre i processi aziendali, migliorare l’efficacia e l’efficienza nella realizzazione del prodotto e nell’erogazione del servizio, ottenere ed incrementare la soddisfazione del cliente). Salvo il centro città, l’opera di questa azienda non ha brillato nelle periferie e nei parchi. Terminati i tagli, lungo la ciclabile del Brembiolo e nei boschetti laterali, una parte dell’erba rimaneva distesa, un’altra, nonostante le lame del trattore, resisteva ritta, altra ancora veniva inesorabilmente scorticata. E tutto rimaneva lì in attesa della prossima crescita. La siepe di via Scotti, (per i curiosi è ancora lì da vedere) è un’opera d’arte. Sono state abolite le linee rette e introdotto le “onde del mare”. I marciapiedi invasi da erbacce, aiuole delle piante ornamentali mai pulite, (viale Cappuccini, via Adda, via don Minzoni, via Po, due aiuole con erbacce alte un metro e trenta le ho pulite io). Questa estate è piovuto raramente ma il Parco delle Molazze è rimasto impraticabile per le pozzanghere. L’impianto d’irrigazione bagnava di notte, ma l’acqua, di giorno, impregnava il prato e alimentava le pozzanghere che, nemmeno il sole d’agosto riusciva ad asciugare. Il giorno 11 ottobre è stato fermato l’impianto d’irrigazione. Ci sono le buche, ma l’acqua non c’è più.Se le videoregistrazioni non faranno assicurare alla giustizia i vandali della staccionata, la comunità dovrà pagare il danno.Senza bisogno delle videoregistrazioni la comunità dovrebbe chiedere indennizzi per mancato utilizzo di un bene pubblico, mancato mantenimento in buon stato del verde pubblico, mancata conservazione del bene affidato, inadempienza contrattuale, utilizzo di personale non qualificato.Distinti saluti.
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