È troppo sperare che i ciclisti rispettino almeno il codice?

Egr. Direttore, mi sono sentito tirato in causa dalla lettera della Sig.a Sara Pagani, articolo apparso sul Cittadino del 18/10/2011, sul comportamento irresponsabile di chi circola in bicicletta a Lodi.Condivido le lamentele in prima persona nel constatare che ogni giorno le più normali regole del codice della strada non vengono rispettate, non parliamo di educazione. Ci sono ancora persone che pur viaggiando sul marciapiede si scusano e cortesemente si fermano rispettando i pedoni, ma la maggioranza se ne strafrega di tutto e di tutti. Oramai ogni marciapiede della città è diventato una pista ciclabile portici compresi pur se segnalati quali divieto d’accesso. Non parliamo dei sensi unici in cui sei obbligato, con la vettura, a zigzagare per non investirli. Che io sappia fuori dalle zone consentite i ciclisti sono normali veicoli tenuti pertanto a rispettare il codice della strada o sbaglio? Mi è capitato che uscendo dal portone, dove abita mia madre in via Battaggio, sono stato investito e ritrovandomi a cavalcioni tra la ruota ed il manubrio di un ciclista che viaggiava contromano, logicamente sul marciapiede, nel far presente le mie rimostranze sono stato apostrofato in malomodo come se la causa di tutto ciò era dipendesse dalla mia sortita dal portone.Ora mi chiedo chi dovrebbe far rispettare ed ammonire queste persone se non i vigili urbani, può un cittadino spostarsi in città senza temere d’essere investito da questi prepotenti, la città deve essere vivibile per tutti in serenità e sicurezza, è chiedere troppo?Grazie per la cortese attenzione e gentilmente porgo cordiali saluti.

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