Dove finiscono i soldi versati dai contribuenti di Sant’Angelo?

Spett.le redazione de “Il Cittadino”, il 7 Gennaio si ritorna a scuola!!!! Entusiasmo da parte dei bambini che hanno voglia di rivedere compagni e insegnanti per condividere un’esperienza di vita culturalmente ed emotivamente formativa.

Giunti a scuola salutano con un bacio i genitori e si avviano per i corridoi, verso le proprie aule, felici di ricominciare ad imparare, a conoscere, a sperimentare capacità e competenze che, solo attraverso il godimento del diritto all’istruzione, si palesano in ogni essere umano. La stessa serenità e felicità la provano i genitori degli scolari poiché sanno che ogni giorno passato a scuola rappresenta per i propri figli un’opportunità di crescita su tutti i fronti; inoltre, grazie ad un clima di dialogo e collaborazione con gli insegnanti, sono ulteriormente tranquilli perché si respira estrema fiducia ed hanno la certezza di lasciare i propri bambini in un ambiente protetto.

L’atmosfera emotiva, empatica è perfetta, mentre negativa è quella meteorologica, che oggi, in modo particolare, aleggiava all’interno della scuola primaria “R. Morzenti”; insegnanti e bambini con giubbotti, sciarpe, cappelli e guanti…..sì, proprio così: a scuola c’erano solo 10 gradi!

Chi poteva portarsi a casa i figli, ovviamente, lo ha fatto, in pieno accordo col personale docente, che ha affermato l’impossibilità di fare lezione in un contesto simile.

Alcuni genitori, giustamente arrabbiati, si sono recati in Comune e hanno cercato di parlare col sig. Rognoni, il quale si è più volte fatto negare, ma qualcuno, avendo già più volte testato questa cattiva abitudine di qualche impiegato comunale, ha comunque raggiunto l’ufficio dello stesso ed è riuscito ad esporre il disappunto e il malcontento generale. La risposta che è stata data è la seguente: casuale malfunzionamento della caldaia.

Ora la sottoscritta, ma anche tanti altri genitori che come me stamattina hanno subito l’ennesima ingiustizia e beffa proveniente dal Comune di Sant’Angelo, si chiede, anzi in molti ci chiediamo:

• Siamo uno dei comuni con il più elevato livello di tassazione, ma di servizi alla persona non ce ne sono mai stati, (né tantomeno ce ne saranno in futuro se si procede di questo passo): quindi a che scopo pagare i tributi comunali?

• Da settembre ad oggi abbiamo assistito unicamente a tagli in materia di Pubblica Istruzione: particolarmente sentito quello nelle due scuole dell’infanzia paritarie presenti sul territorio, dato che il mancato contributo comunale è stato versato direttamente dalle famiglie, quelle poche che riescono ancora a far frequentare le scuole materne ai propri figli; invece già da qualche anno nelle scuole primarie statali, i genitori sono costretti a pagare di tasca propria i progetti educativi, ma anche materiale di facile consumo (carta per fotocopie, cartellonistica…) oltre a carta igienica e rotoli di scottex per poter mandare i bambini ai servizi; lo scuolabus già da tempo a pagamento, pare che in un futuro imminente verrà garantito solamente a chi deve affrontare un certo kilometraggio (pur a pagamento verrà soppresso per molti!). Dove vanno a finire i soldi che i santangiolini onesti e rispettosi delle regole del viver comune versano costantemente? Verrebbe da pen sare unicamente nella spazzatura, nel vero senso della parola!

• Un’altra domanda che sorge riguarda il fatto che molti altri comuni limitrofi, molto più piccoli del nostro, si fanno carico del diritto all’istruzione garantendo, spesso totalmente, ciò di cui necessitano le scuole affinchè funzionino nel miglior modo possibile: dai sussidi scolastici ai progetti educativi.

Perciò, dato che i tagli provengono dal Ministero e quindi coinvolgono l’intero territorio nazionale, come mai già da anni, la realtà di Sant’Angelo Lodigiano è quella che maggiormente limita o, addirittura, nega interventi economici a sostegno del sacrosanto diritto all’istruzione?

Concludo la presente auspicando una risposta concreta da parte del personale preposto e sperando che non siano come al solito frasi di circostanza come quelle che siamo ormai da tempo abituati a subire, senza alcuna possibilità di replica. Confidiamo noi tutti, onesti santangiolini, nel buon senso di chi al momento ci governa!

Ringrazio il Direttore de “Il Cittadino” per la pubblicazione della presente.

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