Dite la verità ai cittadini sul consumo del territorio

Ho letto un pezzo sul Cittadino di Lodi in merito alla vicenda del parcheggio tir della Innocenti su aree di fatto agricole. Se ho capito bene si tratta di un caso simile a quelli che ho collezionato in tanti anni di studio sui consumi di suolo. Mi trovo sempre più spesso davanti a grovigli di parole e affermazioni burocratesi e urbanistichesi tutte belle, coerenti e corrette tra loro e rispetto a norme e abitudini che guai a sovvertire. E, così, alla fine, gira e rigira, a fare le spese è sempre il suolo e l’interesse di tutti. Ma insomma, quando troveremo una politica capace di stare dalla parte del suolo senza se e senza ma? La provincia di Lodi, come quella di Mantova, Cremona e così via si sono riempite di cemento quando non ne avevano affatto bisogno. E ancora non sono sazie. E spesso il cemento è arrivato a piccoli passi, con una piccola delibera qui, una là. Una frase cesellata ad hoc nel PGT. Un’altra nella VAS. Un’interpretazione un po’ al limite di una norma. Ogni volta, incredibile, il cemento la fa franca e il suolo sparisce. Ma almeno si abbia la chiarezza e il coraggio davanti ai cittadini di dire papale papale: «Sì, consumiamo suolo, perchè per noi è giusto così». Si abbia questo coraggio. Lo si dica guardando negli occhi i cittadini, soprattutto i bambini. Saremmo tutti più tranquilli che vedere questi aggiramenti esilaranti fatti in punta di diritti e norme arzigogolate che, letteralmente, ci tolgono il pane dalla tavola. Cordialmente

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