Discutibile mancanza di trasparenza sulla vicenda della lapide scomparsa

Sul Cittadino di sabato 20 settembre 2014 leggo la fine della alquanto “curiosa” vicenda della lapide dedicata a Cesare Battisti. Sono piuttosto sconcertato dall’atteggiamento tenuto dai nostri governanti locali, i quali in ben quattro anni non hanno ritenuto opportuno dichiarare in modo esplicito che nell’atto dell’asportazione del manufatto, questo sia stato gravemente danneggiato (sicuramente accidentalmente). Sarebbe bastata una comunicazione circa l’impossibilità di restauro, e la successiva necessità di sostituirlo. Mi rendo conto che molti e impellenti sono i problemi che ogni giorno devono essere affrontati da chi governa oggi una città come Lodi. Qualcuno potrebbe quindi obiettare che una lapide dei primi del Novecento sia un argomento di minore importanza. La questione ‘’sul tavolo’’ non è però soltanto il valore storico o affettivo dell’oggetto ma il modo in cui tutta la vicenda è stata condotta. Nella gestione di un Comune o di un Ente pubblico la mancanza di trasparenza è sicuramente negativa e dannosa per la fiducia che i cittadini hanno nei propri amministratori. Questo episodio ne è l’esempio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA