Differenziata, grande sconosciuta negli ospedali Lodigiani

Da circa un mese sono ricoverato in ospedali della zona per una questione che fortunatamente si sta risolvendo. Ho potuto constatare in questo frangente, l’efficacia di un sistema sanitario diciamo all’altezza di un paese civile e di una regione che dovrebbe essere all’avanguardia,anche se i reiterati interventi di razionalizzazione e ottimizzazione delle risorse (leggi «tagli») si fanno sentire ,soprattutto mi è parso di capire nella mancanza di posti letto.Aspetto questo tutt’altro che trascurabile,Non è però sul core business di un’azienda ospedaliera che intendo intervenire (pur avendo appena espresso qualche impressione al riguardo), ma diciamo su qualche aspetto secondario,collaterale.Mi riferisco,ad esempio alla raccolta differenziata la grande ignorata negli ospedali, quella generica intendo, atteso che quella tossico/nociva sicuramente verrà fatta nei modi dovuti.Capisco che l’operazione in sé non sarebbe semplicissima ed andrebbe a complicare una macchina organizzativa già in pressione, capisco che ,come si è risposto ad una mia timida domanda ogni materiale è potenzialmente infetto, pericoloso, però buttare tutto (carta , plastica, residui organici, materiali vari sanitari ecc.) nell’indifferenziato generico, mi pare eccessivo.Basterebbero per iniziare,almeno due contenitori capienti per ogni reparto l’uno per la plastica e l’altro per la carta, entrambe di grande consumo nei nosocomi, accompagnati da qualche cartello rivolto anche ai visitatori/parenti.Oltre all’intervento virtuoso in sé, è il segnale positivo che conta. Infatti nel momento in cui si chiede ai cittadini uno sforzo notevole nella gestione familiare, la questione non può essere ignorata in strutture pubbliche, che hanno comunque e sempre una funzione educativa, a prescindere dallo specifico proprio di ogni struttura.Se poi la soluzione può essere più organica e sistematica rispetto a semplici accorgimenti da me suggeriti, tutto di guadagnato sul piano educativo e soprattutto su quello di un futuro sostenibile.

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