Dal Comitato pesanti accuse a cui è necessario dare risposta

Le accuse lanciate in questi giorni dal Comitato che si batte contro l’innalzamento della discarica di Soltarico sono pesantissime. Non vogliamo schierarci con chi ha autorizzato la riprofilatura dell’impianto, né dalla parte di coloro che si sono battuti contro di esso, ma soffermarci su quanto dichiarato durante la conferenza stampa del 18 luglio circa la gestione della discarica. Ciò che vi è stato dichiarato solleva inquietanti interrogativi. Il Comitato sostiene che in discarica arriva quotidianamente un numero di automezzi di gran lunga superiore a quanto è stato scritto nella convenzione. È vero? E chi controlla?Il Comitato afferma che in discarica sono conferiti rifiuti provenienti da tutta Italia, a partire dalla Campania (e tutti sappiamo quale tipo di organizzazione ci sia stata finora dietro alla raccolta e smaltimento dei rifiuti in alcune aree di quella terra...). È vero? E chi controlla?Il Comitato dichiara che in discarica arrivano rifiuti non trattati ma indifferenziati, tant’è che i gabbiani troverebbero nell’impianto la possibilità di sfamarsi a volontà. È vero? E chi controlla?È assodato – perché questo è visibile a chiunque transiti sulla strada Cremonese a quell’ora - che fin dal primo mattino, prima ancora che albeggi, fuori dalla discarica sosta una lunga fila di grandi automezzi con rimorchi, arrivati nella notte e che attendono l’apertura delle ore 7 per scaricare il loro contenuto sulla sommità della discarica.Da dove arrivano? Quali tipi di controllo eseguono gli enti preposti, l’Asl e l’Arpa in particolare? Hanno eseguito e stanno eseguendo controlli a campione? Hanno controllato, alle 7 del mattino, i contenuti degli automezzi che entrano in discarica?Nel corso della conferenza stampa del 18 luglio il Comitato ha esplicitato accuse pesantissime sulla gestione dell’impianto. Quelle accuse, finendo sui giornali, sono diventate pubbliche. Alle istituzioni preposte, tirate ora direttamente in ballo, compete di fornire al più presto una risposta adeguata e pubblica, per tranquillizzare la cittadinanza. E per dichiarare ufficialmente se le accuse – ripetiamo: molto gravi - rivolte dal Comitato a chi gestisce la discarica corrispondono a verità. Ad andarcene di mezzo è la salute pubblica. Asl e Arpa non possono stare alla finestra.

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