Dal 2009 abbiamo ricevuto dall’Ao soltanto due lamentele

Con la presente rispondo alle dichiarazioni effettuate dal signor Mauro Tresoldi riportate sul vostro quotidiano nell’articolo a pagina 7 del 2 aprile, «Sanità, la prefettura vigili sui trasporti secondari». Nonostante abbiamo più volte cercato, mantenendo la calma, di non farci trascinare nel vortice delle polemiche senza senso espresse attraverso la vostra ed altre testate dal signor Tresoldi, ci sembra doveroso in questa occasione replicare alle sue dichiarazioni. Si vuole chiarire soprattutto ai cittadini i contenuti espressi dal signor Tresoldi, sempre ai limiti della diffamazione (infatti non vengono mai fatti nomi e cognomi). Innanzitutto una realtà come la nostra, Lodi Assistance Ambulanze, ha cominciato e sviluppato (in modo continuo) la sua attività di trasporto secondario (per i lettori: per trasporto secondario si intende tutto ciò che non è emergenza, ovvero dimissioni da ospedali, trasferimenti da una struttura ad un’altra,, visite, accompagnamento di pazienti in emodialisi,ecc.) nella Provincia di Lodi grazie soprattutto ad una carenza a livello «quantitativo» sul territorio di Croci proprio come la Rossa di Lodi e di Codogno (io i nomi e cognomi signor Tresoldi li faccio e comunque non intendo offendere nessuno, è la realtà pura e semplice).

In parole povere, a fronte della totalità dei servizi richiesti ogni giorno nella Provincia di Lodi da Asl, Azienda Ospedaliera, Case di riposo e privati Cittadini le Associazioni storiche del Lodigiano anche messe tutte insieme non coprirebbero nemmeno il 60%.

Sarebbe interessante capire, signor Tresoldi, parlando per un attimo di quantità e non di qualità come mai le Associazioni Storiche che dispongono di tanti volontari (costo del personale: zero) e di mezzi donati dalla popolazione ed altri Enti (costo d’acquisto parco macchine: zero) non sono in grado di garantire prezzi più competitivi verso le Strutture pubbliche come per esempio l’Azienda Ospedaliera.

Ma torniamo alla qualità del servizio: di lamentele dal 2009 ad oggi ne abbiamo ricevute due dall’Azienda Ospedaliera di Lodi, lamentele poi rivelatesi completamente infondate ed ingiustificate, mentre nel privato lamentele degne di tale nome non ne abbiamo mai ricevute, mi spiace doverglielo comunicare.

Lei parla di riorganizzazione del trasporto sanitario secondario contando sull’ignoranza in materia dei lettori, che non conoscono l’ultima normativa regionale (Dgr 01 dicembre 2010, n.9/893): il decreto aggiorna nel settore specifico i percorsi formativi degli operatori, i requisiti tecnico sanitari dei mezzi impiegati e le attività di controllo da parte degli organi preposti....

Se vuole sapere poi cosa si sia fatto per migliorare il servizio da parte nostra in questi anni Le rispondo comunicandole che negli ultimi dodici mesi Lodi Assistance ha speso la modica cifra di euro 350.000 per l’acquisto di cinque mezzi nuovi e due usati recenti ed ha assunto 15 nuovi Soci (con regolare busta paga e contratti a tempo indeterminato): se vuole, signor Tresoldi, può venire a controllare di persona presso la nostra Sede (ovviamente se la cosa non Le provoca ribrezzo).

Praticamente la nostra Società sta rifacendo il parco macchine sulla provincia di Lodi ed entro l’Estate di quest’anno contiamo di trasferirci in una nuova sede più grande.

Abbiamo ricevuto controlli da parte dell’Asl, Ispettorato del Lavoro, Nas e mai una volta abbiamo subito interruzioni nel nostro servizio per irregolarità riscontrate.

Le nostre ambulanze, per obbligo di legge, sono autorizzate tutti gli anni dall’organo competente (sempre che non si voglia affermare che l’Asl autorizzi vecchie ambulanze malconce, come da lei descritte...)

Tutti i nostri operatori dispongono di certificazione richiesta dalla normativa vigente e più della meta degli stessi è certificata come soccorritore 118.

Ancora una volta lei, attraverso la carta stampata, ha espresso opinioni e richieste in toni volutamente offensivi e discriminatori, con informazioni inesatte o lacunose, contando sulla buona fede del lettore e contestualmente cercando di «affossare» di fatto Società serie (la nostra sicuramente lo è) che danno uno stipendio «non da fame» a fine mese a molte persone.

Lei, signor Tresoldi, si comporta da “garantista” delle associazioni storiche del Lodigiano, dando l’impressione a molti addetti del settore che stia lavorando per cercare di far ottenere il controllo completo sui trasporti secondari alle medesime...

Credo che in questo senso associazioni storiche come la Croce Rossa, la Croce Bianca o la Croce Casalese, nei confronti delle quali non abbiamo mai sollevato benché minima polemica (salvo nei casi in cui si venga tirati ingiustamente in causa, mi sembra umano) e con le quali non abbiamo mai avuto problemi a collaborare ed a confrontarci si dovrebbero guardare bene dall’avere degli pseudo portavoce, ma questo ovviamente è un paese libero e noi siamo liberi di rispondere alle Sue esternazioni di basso profilo.

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