Così sparisce uno stabile che ha solo mezzo secolo di vita

Alla cortese att. del Dr. Ferruccio Pallavera, Direttore de «II Cittadino».Recentemente dalle pagine de «II Cittadino», a proposito del Palazzo comunale di Sordio, si apprende che «finalmente, a giorni, inizieranno i lavori di demolizione», per poi erigere una nuova struttura.Finalmente? Il Palazzo comunale di Sordio (vedi foto) è stato inaugurato nel 1966 da una giunta DC guidata dall’allora giovane sindaco Sandro Bertoja, vice sindaco Enrico Bruschi, assessori Luciano Negri, Luigi Barbieri e Antonio Pizzocri, quindi relativamente recente.Parafrasando Renato Zero, questo edificio è stato realizzato nei «migliori anni della nostra vita». Nel tempo ha ospitato alcune classi delle scuole elementari, l’Ufficio Postale, l’Ambulatorio medico, la Biblioteca e, naturalmente, gli uffici comunali.Da quattro anni è stato letteralmente abbandonato e gli uffici comunali trasferiti in prefabbricati dislocati nell’ambito del Centro Sportivo e, del «vecchio» edificio, ne è stata decisa la demolizione da parte della giunta comunale. Le Commissioni Edilizia ed Urbanistica non sono state coinvolte anche perché non esistono; niente riunioni coi capigruppo: così è stata decretata la sparizione di un edificio pubblico con meno di mezzo secolo di vita. Con esso se ne va la memoria storica del paese, che finisce letteralmente in polvere. Prendendo tale decisione ci si è accertati di non recare anche un danno economico alle casse comunali?Con i soldi da versare per la demolizione si poteva almeno sistemare il tetto ed adibire quindi l’edificio ad altre funzioni (vedi Casalmaiocco, Montanaso, ecc.)Altra ipotesi mettere all’asta l’immobile per incassarne il valore.Con la parte originaria dell’edificio sarà demolita anche la parte aggiunta nel 1996-97 al costo di circa 340 milioni delle vecchie lire, una struttura di appena quindici anni: un vero peccato buttarla!Esisteva un progetto di ristrutturazione, già finanziato dalla precedente Amministrazione, non condiviso dall’attuale che l’ha abbandonato.La decisione di scrivere questa nota è decisamente maturata, in seguito a non pochi ripensamenti, dopo aver visionato la planimetria del futuro, nuovo municipio. Sicuramente ci si sarà sforzati di operare e decidere al meglio, ma alcune osservazioni, nonché critiche, sorgono spontanee.1 - La nuova, futura aula consiliare sarà di mq 46,70 contro i circa 78 mq della vecchia che, peraltro, in molte occasioni si era dimostrata insufficiente.2 - La futura Biblioteca sarà di mq 36,60, contro i circa mq 63 dell’attuale.3 - La sala d’attesa degli ambulatori medici sarà di mq 14,70, contro i 38 mq attuali, sulla futura sala, inoltre, si affacciano ben quattro porte, lasciando ben poco spazio per i pazienti in attesa.Queste mie poche note non vogliono essere solamente uno sfogo, ma considerazioni ragionate e ragionevoli, alla quali non mi rimane che far seguire una considerazione: a tutto è ancora possibile rimediare, magari utilizzando il vantaggio delle varianti in corso d’opera.

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