Così il Comune rischia di deturpare l’area dell’antico oratorio

Oggi è apparso un articolo sulla nuova asta per la vendita dell’area del cosiddetto supermercato di Riozzo. la nostra associazione ha già contestato e continuerà a contestare questa scelta dell’amministrazione comunale per i seguenti motivi: l’area non è adibita a supermercato ma semplicemente a «commerciale» . Ciò significa che potrebbe sorgere anche una concessionaria come un sexy shop. Un servizio che certamente non serve agli anziani e ai cittadini di Riozzo e che andrebbe a deturpare il contesto dell’antico oratorio di San Rocco, contesto importante per salvare e valorizzare la struttura più antica in paese.

-l’area è già stata proposta in vendita e l’asta è andata deserta.Ssi lasci a verde e a fruizione dell’antico oratorio. Le case non si possono costruire per la vicinanza alla nuova TEEM, sono possibili solo situazioni di permanenza temporanea, cioè aree commericiali.

Con una permuta di aree è possibile lasciare a verde questa e fornire in altri ambiti servizi migliori alla cittadinanza. Se si volesse davvero fare un supermercato per gli anziani del paese, si andrebbero a ledere ulteriormente i negozi di vicinato del paese e comunque sia, con la previsione del pgt di costruire per 150.000 mq del territorio comunale, si potrebbe anche fare altrove.

- la vendita di questa area non è finalizzata al fornire un reale servizio ai cittadini ma è già stata messa erroneamente in bilancio, a sostenere la realizzazione di una nuova scuola faraonica, totalmente inutile per una realtà come Cerro al Lambro con una popolazione scolastica del paese in diminuzione. Una scuola a forma di rosa camuna con tetti in vetro, vegetazione interna, domotica, un mulino con ruscelletto, servizio bancomat ecc ecc per arrivare a quasi 5 milioni di euro di soldi pubblici.

Alle ultime elezioni anche se la lista civica di Papetti e e della lega di Zanaboni non hanno vinto le elezioni, rappresentano insieme e comunque più della metà dei cittadini di Cerro, e in entrambi gli schieramenti si riteneva assurdo la realizzazione sia dell’area commerciale sia di una scuola così spropositata per le esigenze cerresi. Ciò significa che la maggioranza dei cerresi non vuole né l’una né l’altra. Un buon amministratore non può non tenerne conto.

- l’amministrazione comunale deve necessariamente impegnarsi per la migliore tutela e valorizzazione della chiesa di San Rocco.

Anche se il sindaco era diverso (l’attuale era assessore alla cultura) negli ultimi anni l’attenzione per i beni culturali e del territorio sono stati dimenticati.

Nel 2008 è stato demolito Palazzo Visconti (la torretta) per costruire una palazzina ancora oggi disabitata, l’errore più grande che sia stato fatto negli ultimi decenni nei confronti della storia del paese e un fallimento come progetto di recupero, che ha cambiato 3 proprietà in 4 anni.

In campagna elettorale sono stati usati i volontari per ripulire l’antico forno del paese paventando un suo recupero e ora è abbandonato più di prima a rischio di crollo, senza nemmeno averlo individuato nel pgt e senza avergli messo alcuna prescrizione edificatoria(nei documenti l’area è individuata come edificabile e del forno non c’è alcuna traccia).

L’ antica chiesa necessita di urgenti restauri per tornare ad essere utilizzata dalla cittadinanza, oltre ad alcuni incontri interlocutori fatti con la proprietà, l’amministrazione non ha fatto nulla di concreto per il ripristino della chiesa, chiusa da oltre un decennio.

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