Contro il razzismo e il neofascismo, per Emmanuel Chidi Namdi

Ci è stato fatto pervenire il testo del volantino distribuito dall’Anpi provinciale di Lodi al presidio antirazzista e antifascista di sabato mattina 9 luglio davanti alla Prefettura di Lodi, in memoria di Emmanuel Chidi Namdi. Testo che volentieri di seguito pubblichiamo.

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Alla fine, siamo arrivati agli omicidi razzisti per strada, in pieno giorno.Anni di predicazioni xenofobe, di odio sparso a piene mani hanno inquinato la vita associata. Quante violenze sono state perpetrate in questi venti anni verso gli immigrati, coloro che fuggono dalle guerre, dalle carestie, dalla fame? Innumerevoli, in ogni parte d’Italia.Lo sdegno e la solidarietà non bastano più: bisogna chiamare alle loro responsabilità coloro che hanno fatto di questo odio la loro bandiera, coloro che anche a Lodi portavano maiali sul terreno che sembrava destinato a un’erigenda moschea, coloro che in Parlamento hanno definito “scimmia” una ministra di colore.Occorre che questi atteggiamenti di protervia disumana vengano perseguiti ovunque si manifestano: anche nei discorsi di quotidiana ferocia, che si sentono ormai per strada, nei bar, ovunque si alzi la voce della discriminazione e dell’odio verso chi ha la pelle diversa dalla nostra. Occorre reagire, non consentire. Le parole sono come pietre e preparano il terreno agli atti, anche i più violenti.Occorre perseguire i razzisti perché avvelenano la convivenza civile, influenzano e diseducano i nostri figli, insultano la nostra storia e la nostra cultura.“Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.” (Articolo 1 della Dichiarazione universale dei diritti umani).“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.” (Articolo 3 della Costituzione italiana).

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