Con l’aumento dell’Iva il taglio dei servizi sarà devastante

Il Governo sta mettendo a punto in questi giorni la legge di stabilità 2013.Tra le varie azioni individuate e/o ipotizzate, leggo con forte preoccupazione l’intervento paventato sul “ritocco” dell’Iva applicata alle attività Socio-Assistenziali e Socio-Sanitarie svolte da cooperative sociali, che passerebbe dall’attuale 4% al 10%.Per quanto riguarda l’attività svolta dal Clsp per conto dei Comuni Soci, si avranno forti ricadute economiche sulle diverse attività di assistenza che le varie Cooperative e Associazioni effettuano per l’assistenza ai Disabili, agli Anziani, ai Minori. Ad acuire ulteriormente la “mazzata” sul Sociale, si aggiungerà anche la riduzione delle detrazioni fiscali e la tassazione delle indennità risarcitorie.Il welfare ha fatto i maggiori sacrifici economici negli ultimi anni, questo aumento va scongiurato. Si passa dai tagli drastici a un aggravio diretto per le tasche di Comuni, Utenti e Famiglie.L’aumento scatterebbe dal primo gennaio 2013. I Comuni sono già stati “ottimizzati” più volte in questi anni; nonostante ciò, le azioni che questi Enti, sia pure con grandi sacrifici, hanno attuato la salvaguardia (fino ad ora) per la tutela dei soggetti più disagiati attraverso gli intervento nel sociale. Ricordo i continui tagli al fondo nazionale per le politiche sociali, l’azzeramento dei contributi per i non autosufficienti, a cui si aggiunge la “revisione” delle risorse Regionali. I Comuni non hanno certamente risorse ulteriori per coprire l’aumento dell’Iva e, di fatto, il taglio di servizi nel 2013 sarà devastante. Temo che tutto questo produrrà solo una falsa entrata per le casse dello Stato perché penso che non ci sarà un aumento del gettito ma si avrà l’effetto di ridurre i servizi per i cittadini proprio perché non ci sono risorse “alternative” a questi tagli che ricadranno sull’assistenza ai disabili, sulle ore di apertura dei centri diurni, sulle ore di assistenza scolastica, sull’assistenza domiciliare agli anziani non autosufficienti, sugli interventi per i Minori. Contrariamente bisognerebbe invece investire nel welfare; si rischia di usare la scure sui servizi di assistenza e coesione sociale che sono oggi ancor più necessari con la crisi che investe il Paese.6 punti in più: l’aumento suona come un colpo di grazia al welfare del Paese, un aggravio che per il Clsp sarà nel 2013, a parità di servizi erogati, di circa 500 mila euro pari a circa il 5% del budget.Auspico che questo aumento non venga messo in atto. Chiedo al territorio di “farsi sentire” a tutti i livelli istituzionali, di coordinamento e politici, con la speranza che il segnale che ne scaturirà possa arrivare fino al Governo e al Parlamento che discuterà di tale disegno di legge e che potrà portare i correttivi necessari affinché si possa ancora parlare di welfare in un paese come il nostro.

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