Scrive un amico in una mail: “Comincio a pensare che le donne siano la forza della terra”. Sì, sono la forza perché su questa terra hanno i piedi ben piantati. Su di lei da millenni si chinano per strapparne le zolle alle male erbe sì da trarne cibo e sostentamento. La bagnano di lacrime e sudore, ma anche le sorridono quando lei, benevola ed amica, le ripaga di generosi raccolti. Su questa terra da millenni calcano i piedi, percorrendo eterni sentieri in cerca di acqua che disseti la vita e non dissecchi ogni speranza. Alla terra, madre dei viventi, si ispirano nel loro anelito di maternità. Come lei coltivano nel grembo germogli di vita futura. Con la loro linfa li nutrono perché si facciano forti e temprati, capaci di lottare e vincere contro le sterpaglie e le gramigne della vita. Sulla terra si muovono ora leggiadre e piacenti, protese a mille speranze ed inclini ad infinite chimere, ora grevi di anni e dolori, curvate dal peso della vita, con lo sguardo perso nel vuoto del passato e spento al nuovo sorger del domani. Sono forti perché spesso remano da sole e affrontano la calma o la burrasca del mare, padrone altere o schiave infelici di un destino ridente o beffardo. L’amore le rende dolci e appassionate, cieche ed impulsive, pronte ad un tenero abbandono che le culli con coccole e sorrisi. Sovente sono semplici oggetti di trastullo, usate e poi lasciate, violate e vilipese. Si infrangono allora i loro sogni e, dopo un pianto nascosto e silenzioso, induriscono il cuore perché nessuno più lo possa piegare o ferire. Si asciugano, i loro occhi, solo velati di malinconia e rimpianto, e vivono il giorno nel silenzio e nel distacco, con emozioni e sentimenti ricacciati e messi a tacere. Hanno forze e debolezze diverse che coltivano consapevolmente per la loro unicità. Sono fiori fragili e delicati, dolci e sensuali, ma si ergono su steli robusti e non si piegano o spezzano al primo soffio di vento. Cercano solo uno sguardo d’amore, una carezza lieve, ma soprattutto attenzione e rispetto per il loro candido o variegato vestito. In cambio dispensano grazia e profumo e promettono gratitudine per ogni domani.
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