Egr. Dott. Ferruccio Pallavera, Direttore de «il Cittadino», dopo il nostro breve ma proficuo colloquio di questa mattina, mi ha dato il così detto “la” per inviarle nuovamente quanto segue, che non fa altro che sottolineare ancora ciò che lei già mi pubblicò nel 2007 e nel 2010 con relative foto; a suo tempo inviate anche al fu architetto Cremonesi, vicesindaco, il quale mi promise che ciò che facevo rilevare era giusto, ma la morte lo colse e tutto si fermò o quasi. Vari sono gli argomenti che vorrei toccare, perché anche se l’amministrazione comunale ha riconosciuto in me alcuni meriti con premi di benemerenza civica, cittadina meritevole, ecc., lei, nei suoi amministratori, di qualsiasi partito siano, sa che non taccio, non critico solo, ma propongo, anche perché non ho alcuna tessera tranne la carta d’identità, e non ho solo meriti, anzi ho vissuto la mia vita come tutti e “lanci la prima pietra chi non ha peccato”. Mi dicano pure che sono qualunquista, ma da sempre amo la mia città ed avendo lavorato da anni in comune a Lodi conosco da vicino tante cose. Per prima cosa mi domando perché si buttano tanti soldi in iniziative che interessano solo una parte di cittadini (ogni assessore si faccia questa domanda). Seconda cosa: perché non si fanno più controlli accurati sui lavori? Dove sono i vigili di quartiere? Si può una volta per tutte colpire con mezzi leciti ma validi, i cittadini che credono che tutto è dovuto, anche lordare, distruggere per non dire altro, marciapiedi, verde pubblico, palazzi, arredi urbani, ecc.
Non più bastano cartelli o manifesti ormai; ci vuole ben altro; toccarli sulle imposte o tasse ma non sempre quelli che cercano di fare il loro dovere al meglio, ma quelli - e sono tanti - che evadono e fanno i “padroni”. Quali santi protettori hanno qui sulla terra? Non ditemi che sono gli stranieri, perché ne conosco tanti, rispettosi delle nostre norme; non ditemi che sono i giovani, perché ne conosco tanti con ottimi principi.
Io penso che ormai c’è un lassismo generale senza fare di tutte le erbe un fascio; però l’esempio viene dall’alto e allora incominciamo a dare una politica vera nell’interesse di tutti; via i finanziamenti ai partiti camuffati da rimborso spese, via la professione di politico a vita con stipendi da capogiro, ecc.
Proviamo a proporre di gestire lo Stato, Regioni, Province, Comuni con persone volontarie, con gettoni di presenza, con rimborsi solo per spese realmente sostenute e che tutti vadano a lavorare e lascino il posto a quelli che non lo hanno. Bastano poche persone valide per qualche ora al giorno; poi ci sono i funzionari e non tutto in appalto, altrimenti a che servono i funzionari, gli impiegati, gli operai pubblici?
È mai possibile che una persona vada in pensione con i piedi quasi nella tomba? Perché non c’è lavoro per i giovani? Perché non c’è ricambio.
Se è un dirigente, non possono bastare 2.500/3.000 euro al mese a 60 anni? Perché ci sono pensioni d’oro, o stipendi più che d’oro? Una donna a 55 anni può aiutare figli, nipoti e genitori a casa, anche con 1.000 euro di pensione, e forse la società sarebbe migliore (questa è la mia personale situazione).
Certo, se tutto serve, il superfluo diventa necessità e non ci si accontenta più; allora è il cane che si mangia la coda. I nostri sacrifici e quelli dei nostri genitori ora vanno in fumo: perché? Perché oggi i valori principali sono: apparire e non essere, amare il “vil soldo”, non c’è rispetto per alcuno; che conta è spendere, accumulare risparmio fin da giovani, come ci avevano insegnato i nostri nonni e genitori per le necessità impellenti (malattie, vecchiaia, ecc.) oggi non si fa; ci hanno portato a vedere grandi ricchezze e allora tutti le vogliamo e via con mutui, prestiti, ruberie e poi? Suicidi, furti, furbizie per non dire altro.
Moralizzare non vuol dire essere “bacchettoni” o “bigotti”: vuol dire avere il coraggio di agire non per la “nostra poltrona”, ma veramente per il bene comune. Non solo Gesù, lui è grande, ma anche tanti filosofi come Socrate, Platone e molti contemporanei, anche politici e persone semplici, guarda caso, credono e vengono emarginati.
Chiedo scusa per questo mio sfogo, ma ho intorno tanta gente d’ogni ceto che lancia il sasso e tira indietro la mano e vuole che io per loro parli ancora come ho sempre fatto, perché fra tanti difetti che ho, penso che Dio mi ha fatto un grande dono: quello di sentirmi libera dentro, non odio alcuno anche se nella mia vita ho avuto molte prove e, ripeto, se qualcuno mi vuole ascoltare si muova senza violenza, non per qualunquismo, ma provi a camminare, almeno una volta, guardando in alto, in basso, intorno a sè e capirà cosa significa essere uomo al servizio non di se stesso soltanto, ma di tutti.
Dio ha costruito la sua Chiesa con solo dodici apostoli, qualche donna, anzi donne e uomini che agli occhi del mondo di allora non erano i migliori. Perché non riprovare anche se siamo atei?
Le foto che allego parlano da sè, e non è solo via Magenta...
La ringrazio per l’ospitalità e mi auguro che non mi prendano per una «povera vecchia... perché anche alla terza età abbiamo molto da dare e qualcosa, si spera, da ricevere. Con stima.
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